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Urla "Allahu Akbar" e accoltella 3 persone a Manchester. Il punto sulle indagini

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Si indaga per "terrorismo" dopo l'attacco, avvenuto poco prima dello scoccare di mezzanotte di Capodanno, alla stazione Victoria di Manchester. Un uomo che urlava Allahu Akbar ha ferito due persone, entrambi sulla cinquantina, prima di essere bloccato da un agente rimasto ferito anch'egli. L'inchiesta è stata affidata agli agenti dell'anti-terrorismo che poche ore dopo hanno fatto irruzione a casa dell'attentatore, un 25enne.

L'aggressore, la cui l'identità non è stata ancora resa nota e che è stato arrestato sul posto, è entrato in azione alle 21.50, quando molti si preparavano a festeggiare il Capodanno. A raccontare la scena di orrore è stato il 38enne Sam Clack, produttore della Bbc, che ha assistito in prima persona all'aggressione. "Ha urlato Allah prima e durante l'attacco con un grosso coltello da cucina". In un video si sente chiaramente il giovane, immobilizzato dagli agenti e spintonato all'interno di un van della polizia, che urla 'Allahu Akbar, Lunga vita al califfato". "Finché continuerete a bombardare altri Paesi, questo tipo di cose continuerà ad accadere", avrebbe urlato, sempre secondo il produttore della Bbc.

Le tre persone colpite, una donna e due uomini, tra cui un agente della polizia dei trasporti, hanno subito ferite gravi ma non sono in pericolo di vita. "Ho sentito urlare in modo terrificante e ho guardato verso la piattaforma", ha raccontato ancora Clack. "È venuto verso di me, ho visto che aveva un coltello da cucina con una lama lunga 30 centimetri. "E 'stato spaventoso, davvero spaventoso". Il testimone ha raccontato di aver usato il taser e lo spray al peperoncino sull'aggressore prima che "sei o sette" poliziotti gli saltassero addosso per arrestarlo.

I festeggiamenti per il nuovo anno a Manchester sono comunque andata avanti ad Albert Square, con tanto di fuochi d'artificio. La sicurezza è stata tuttavia rafforzata. La stazione dove è avvenuto l'attacco dista pochi chilometri dalla Manchester Arena, teatro dell'attentato il 22 marzo 2017, durante un concerto della cantante Ariana Grande: il 22enne Salman Abedi, un britannico di origine libica, si fece saltare in aria uccidendo 22 persone e ferendone 139, per lo più giovanissimi fan della star americana.

Vedi: Urla "Allahu Akbar" e accoltella 3 persone a Manchester. Il punto sulle indagini
Fonte: estero agi


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