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UNA SPIEGAZIONE E’ DOVUTA!

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di Toti Russo – Direttore Generale Confedercontribuenti

Quando i bambini ci chiedono “perché” hanno diritto au una spiegazione chiara e logica in quanto il
momento della domanda è un fondamentale momento di crescita.
Oggi siamo davanti ad un governo che si assume la responsabilità di prendere decisioni forti e determinanti
per il presente ed il futuro del paese e di tutti noi, ma senza dare una spiegazione, senza spiegare su quali
dati prende le decisioni, su quali statistiche vengono scelti alcuni settori di attività anziché altri, con quale
logica viene chiesto a qualcuno di “soffrire” più di altri.
La logica in questi casi dovrebbe aiutarci, potrebbe farci crescere come crescono i bambini quando ricevono
le spiegazioni, ma il silenzio e la confusione che chi ci guida continua a creare ci lascia sbigottiti e diventa
difficile ricavare motivi chiari sulla scelta di chiudere cinema e teatri che hanno dimostrato di sapere
contenere il virus e non intervenire sui trasporti.
E’ difficile trovare una logica per non fare pervenire aiuti economici e strutturali per il settore turistico che
boccheggia nonostante sia una delle industrie produttive più importanti del paese, mentre ha trovato
subito le risorse per le multinazionali che portano gli utili all’estero.
Basterebbe così poco per placare gli animi, anziché fare in modo che pochi facinorosi diano una immagine
deleteria degli Italiani capaci di soffrire in silenzio e cantando dai balconi.
E’ così difficile, dati alla mano, spiegare cosa hanno studiato i nostri saggi che a centinaia sono stati
chiamati dal governo a suggerire le migliori soluzioni per tutti Noi?
E’ così difficile dare chiarezza alle decisioni che si prendono mettendone a conoscenza anche le opposizioni.
chiedendo loro contributi e condivisione?
E’ così difficile mettere tutti a conoscenza della realtà e condividere il peso del momento difficile che
viviamo?
Se tutto ciò è difficile teniamoci i tumulti che pochi facinorosi stanno portando nelle nostre città, teniamoci
le grida dei commercianti che gridano di non essere loro i protagonisti di quello che sta succedendo e
teniamoci governanti che non “vogliono” metterci a conoscenza delle cose e che continuano a fare
promesse a cui nessuno crede più.


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