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Turismo lento: ecco dove andare in Italia

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Se c’è una cosa che, probabilmente, ci ha insegnato questa pandemia è quanto sia importante godere delle piccole cose e di ogni attimo. Il nostro stile di vita, persino in vacanza,era diventato troppo frenetico e, perennemente alla ricerca di un’emozione forte o di un’immagine unica da postare, avevamo perso il sapore di un luogo nuovo e il desiderio di scoperta. Di turismo lento si parlava già da qualche anno e non mancava una folta schiera di sostenitori, ma adesso è tempo di pianificare piano piano una ripresa delle partenze, magari in Italia e senza fretta.

Il tour in versione slow più che i chilometri e i monumenti, cambia prospettiva e analizza il modo in cui ci si mette in cammino. Gli spostamenti diventano avventure ed esperienze ricche e non più un motivo di corsa e stress. Questo qualunque sia il tipo di itinerario: in bicicletta, zaino in spalla, a piedi, a cavallo, in treno. L’alternativa all’auto, all’aereo e al turismo di massa, insomma, cerca percorsi autentici, in mezzo alla natura e lontano possibilmente dalle rotte principali. Esistono luoghi che il viaggiatore può scoprire in fai da te o cammini già certificati, in particolare dal Mipaaft (Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo), per cui la rosa di scelta è piuttosto vasta.

Turismo lento in Italia: qualche idea

Lago Maggiore: con vista su questo splendido specchio d’acqua. I comuni nei pressi del lago e di Orta sono da alcuni anni oggetto di promozione territoriale e legati alle vacanze responsabili e sostenibili.

Cammino delle Terre Mutate: comprende le regioni delle Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo e soprattutto angoli ridisegnati dai terremoti lungo 200 km.

Cammino 100 torri: questo cammino si completa in sessanta giorni, lungo la costa della Sardegna. Percorrerete 1284 km, vedrete 88 comuni e 450 km di spiagge, oltre a fari, dune e chiese e si chiama così proprio per via di 105 torri.

Parco del Pollino: i tour organizzati sia per ragazzi delle scuole che per gli adulti, sono un must in questo angolo tra Basilicata e Calabria, per promuovere il turismo sostenibile e il contatto con la natura.

Via Postumia: chi ama questo tipo di turismo dovrebbe tenerlo d’occhio almeno una volta nella vita, perché si tratta di una delle via italiane del Cammino di Santiago e attraversa ila nostra Penisola a nord.

Calcata: sembra sospeso nel tempo, mentre domina la Valle del Treja ed è da sempre rifugio di artisti da ogni dove. Si trova in provincia di Viterbo, a sud della Tuscia ed è un luogo da esplorare a ritmo di cuore.

Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio: si trova in Sicilia e riguarda una serie di luoghi confiscati alla mafia. I percorsi possono così ripercorrere questa fetta di passato locale o permettere una totale e meravigliosa full immersion nella natura. In provincia di Palermo, nel Parco della Valle del Sosio, si trova un geosito risalente al Paleozoico.

Rasiglia: un posto fiabesco direttamente sull’acqua. Sorge nel comune di Foligno, tra ruscelli, casette pittoresche e un contesto surreale e magnifico.

Valle Itria: l’entroterra della Puglia è spettacolare. Da qui si nota l’altopiano delle Murge, tra colline ricche di macchia mediterranea e campi di ulivo secolare, trulli e masserie.

La Verna: il santurario si raggiunge attraversando il Bosco di San Francesco, vero simbolo del Casentino, dove ricevette le stimmate. Intorno solo natura incontaminata.

Italia coast to coast: attraversa l’Italia per 400 km con un sentiero che dal mar Adriatico arriva fino al Mar Tirreno, attraversando Marche, Umbria, Lazio e Toscana con partenza da Portonovo nelle Marche.

fonte: Il messaggero

 

 


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