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Scuola, una piattaforma digitale per controllare i Green Pass

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AGI – Spunta l’idea di una piattaforma digitale per i controlli sul Green Pass del personale scolastico. “Stiamo lavorando con presidi e il Garante della Privacy per avere uno strumento semplice e facile che permetta ai presidi tutte le mattine di controllare chi ha disco il verde e chi il disco rosso”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato da Morning News su Canale 5. Bianchi ha assicurato che sarà disponibile da “quando i ragazzi saranno a scuola”.

L’ok dei presidi

Il ministro ha spiegata che solo “una sigla sindacale” dei dirigenti scolastici ha espresso perplessità mentre “gli altri hanno firmato il protocollo”. Non confondiamo una sigla con i presidi”. E in effetti il presidente nazionale Anp, Antonello Giannelli, ha avallato la scelta: “Non si tratterebbe di un lettore ma di un collegamento telematico con la banca dei Green pass”, ha spiegato a ‘L’Aria che tira’ su La7, “se questo fosse possibile staremmo andando nella direzione da noi richiesta”.

I dubbi del Gimbe

Per la Fondazione Gimbe, però, “non convince il piano scuola” per la fine della didattica a distanza. “Se il Governo si è impegnato a riaprire le scuole in presenza al 100%, le misure approvate con il DL 111/2021 non contengono rilevanti cambiamenti, a fronte di una variante del virus molto più contagiosa”, si legge nel monitoraggio indipendente della Fondazione.

I dati della Fondazione

Gimbe ha riferito che complessivamente sono 4,6 milioni gli over 50 che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19 “di cui 3,52 milioni (12,9%) non hanno ricevuto nemmeno una dose, con rilevanti differenze regionali (dal 19,6% della Sicilia al 8,2% della Puglia)”. E i dati confermano “l’esitazione vaccinale degli over 50, mentre salgono tutte le curve degli under 40”. Per la fascia 12-19 “non è realistico l’obiettivo di coprire con il ciclo completo il 60-65 per cento prima dell’inizio dell’anno scolastico”.

I fondi per la scuola

Sul fronte della scuola, lamenta la Fondazione, “non esiste alcuna rendicontazione pubblica su come siano stati impiegati i 150milioni del decreto Sostegni (idonea areazione e ventilazione dei locali, distanziamento fisico, etc.); mentre i 350 milioni del Decreto Sostegni bis destinati a varie misure tra cui dispositivi di protezione individuale e riprogettazione spazi a oggi sono stati ripartiti tra le scuole solo sulla carta. Sul fronte trasporti, al di là di generiche indicazioni sullo scaglionamento degli orari di ingresso, spunta solo la figura del mobility manager. Non è previsto lo screening periodico e sistematico di studenti e personale scolastico. Unica novità è l’obbligo del Green pass per il personale scolastico, non esteso agli studenti over 12 per i quali si punta, con un rischio poco ‘ragionato’, esclusivamente sulla copertura vaccinale”. Ma i numeri, evidenzia Gimbe, per la fascia 12-19, parlano di un 46,9% (2.137.396) che non ha ancora ricevuto nemmeno una dose e il 23,9% (1.091.097) solo la prima.

L’estensione del Green pass

L’eventuale decisione di estendere la validità del Green pass a 12 mesi per le persone vaccinate o guarite dal Covid-19 “non è ad oggi sostenuta da evidenze scientifiche che, al contrario, iniziano a dimostrare una riduzione degli effetti della copertura vaccinale a partire dal sesto mese, in particolare negli anziani e nei soggetti fragili”, si legge ancora nel rapporto. Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, “resta l’ultima possibilità” visto il persistere dell’esitazione degli over 50 e le difficoltà ad attuare una strategia di chiamata attiva. E, infine, sulla terza dose “in assenza di test affidabili, i potenziali candidati possono essere individuati solo nelle persone a rischio di malattia severa (over 80, ospitiRsa, immunodepressi, trapiantati e pazienti molto fragili) e negli operatori sanitari, maggiormente esposti al rischio di infezione”.

Source: agi


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