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Perché Microsoft vuole TikTok. La strategia di Nadella 

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AGI – L’intenzione di Microsoft di acquistare di TikTok potrebbe sembrare non in linea con gli interessi e la storia della società fondata nel 1975 da Bill Gates. Eppure mettere le mani sulle attività statunitensi, canadesi, australiane e neozelandesi del social della cinese Bytedance le darebbe un nuovo slancio nel delicato quanto redditizio business dei social network. Ma soprattutto ridisegnerebbe una buona fetta del mercato digitale, portando la società guidata dal 2014 da Satya Nadella a competere direttamente con gli altri big americani del settore: su tutti Facebook e Google.

Microsoft conferma della trattativa. 45 giorni per chiuderla

La conferma da parte di Microsoft di voler andare avanti nella trattativa è arrivata sul blog ufficiale dell’azienda poco dopo una telefonata tra il presidente americano Donald Trump e Nadella. “Microsoft apprezza il coinvolgimento personale del governo degli Stati Uniti e del presidente Trump, intenzionato a continuare la sua azione a protezione della sicurezza del Paese”, si legge nella nota. Operazione che si punta a chiudere entro il 15 settembre. Microsoft assicura inoltre che tutti i dati degli utenti americani di TikTok saranno trasferiti negli Stati Uniti, e qui rimarranno, al fine di tutelare privacy e sicurezza. A conferma che Seattle ci tiene a fare di tutto per tendere una mano a Washington. Casa Bianca che apprezza e dà 45 giorni alla società per chiudere l’affare.

Da TikTok una montagna di dati 

È proprio sui dati che si gioca tutta la partita. Quella geopolitica, ma anche quella economica. Secondo molti analisti qui ruota la strategia di Microsoft, che avrà accesso al fiume di informazioni prodotto dalla piattaforma. Difficile stimarne il valore, ma è piuttosto intuitivo dedurre che buona parte della valutazione di TikTok (circa 100 miliardi dopo l’ultimo aumento di capitale) sia basato proprio sulla sua capacità di generare informazioni su preferenze, intenzioni, passioni e quindi propensione all’acquisto dei circa 800 milioni di utenti iscritti alla piattaforma, 100 dei quali solo negli Usa. La stragrande maggioranza di questi sono giovani e giovanissimi.

È vero che Microsoft già possiede LinkedIn, pagato nel 2016 26 miliardi, ma il pubblico di TikTok nel medio-lungo periodo promette di essere assai più redditizio. Microsoft potrebbe usare questo asset in vario modo. Se l’azienda sa bene come commercializzare i propri software, e ultimamente hardware e cloud, i dati di TikTok potrebbero aiutare la società nell’analisi del comportamento degli utenti per migliorare i servizi ai consumatori.

Come può cambiare il mercato dei social

Per alcuni TikTok potrebbe addirittura influenzare il modo in cui gli altri servizi vengono sviluppati in azienda, con un’insperata serie informazioni dirette su sulle future generazioni di lavoratori e consumatori. Non a caso Microsoft ha assicurato da subito che non modificherà TikTok in alcuna delle sue funzioni. Tutto rimarrà com’è. Probabile quindi che la sua gestione sarà separata dal resto dell’azienda, un po’ come è accaduto con LinkedIn o Github, ultime intemerate di Nadella nel mondo dei social.

In entrambi i casi si è trattato di una strategia vincente. Ripetere questo modello con TikTok potrebbe cambiare le carte in tavola del mercato dei social. TikTok sarebbe una società americana gestita da un board made in Usa in diretta concorrenza con Facebook e Twitter. Ma soprattutto con l’altro big dei social, l’unico rimasto in casa Google dopo la chiusura di Google Plus: YouTube.

Facebook è stato sempre un pallino di Microsoft. Nel 2007 la società allora guidata da Bill Gates ci ha anche investito 204 milioni, ammaliata dalla sua crescita esponenziale. Ma ogni tentativo di emularne la scalata è stato fallimentare (come il social So.cl, creato nel 2012, chiuso 5 anni dopo). Oggi ha possibilità di trovarsi in mano per un articolato gioco politico ‘the next big thing’, la prossima gallina dalle uova d’oro dell’era digitale. E di cogliere due obiettivi in un colpo solo: competere con la creatura di Mark Zuckerberg e trovarsi proiettata con un cavallo promettente nella corsa per i video online.

Una strategia win-win per Nadella e Trump

L’accordo con TikTok farebbe di Microsoft uno dei protagonisti assoluti dei dei social media e del mercato della pubblicità online per le decadi a venire. Non solo. L’acquisizione del gioiello cinese significherebbe per Trump una vittoria su Pechino da spendere bene in campagna elettorale. Per il presidente TikTok è un cavallo di Troia della propaganda del Partito comunista cinese negli Stati Uniti.

Metterlo in mani americane disegnerebbe uno scenario win-win sia per Nadella, che coronerebbe cosi’ un antico sogno di Microsoft, che per l’inquilino numero uno della Casa Bianca. Resta il dubbio su cosa farà ByteDance. In realtà la società aveva già fatto qualche concessione all’ipotesi di vendita. L’amministratore delegato Zhang Yiming si è detto comunque contrario alla decisione di Trump, che inizialmente minacciava di chiudere il social, ma ha lasciato aperto uno spiraglio alla trattativa, senza mai citare Microsoft.

Difficile dire se il pugno duro di Trump fosse solo tattica, ma la strategia potrebbe risultare vincente. Ora Microsoft ha 45 giorni per chiudere. E ridisegnare un’intera fetta di mercato digitale. 

Twitter: @arcangeloroc

Vedi: Perché Microsoft vuole TikTok. La strategia di Nadella 
Fonte: economia agi


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