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Le farneticazioni del patriarca ortodosso Kirill

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Di Redazione

 

Il patriarca ortodosso russo Kirill ha affermato che lo scisma religioso in Ucraina finirà presto e che i suoi istigatori saranno puniti.

“Non rimarrà traccia degli scismatici perché stanno eseguendo gli ordini del diavolo, erodendo l’Ortodossia nelle terre di Kiev”, ha affermato Kirill al termine della liturgia nella Cattedrale della Dormizione al Cremlino di Mosca.

“L’attuale governo non regnerà e governerà in Ucraina”, ha previsto il patriarca.

Il governo ucraino negli ultimi tempi si è mosso contro la Chiesa ortodossa ucraina, ordinando frequenti perquisizioni nelle sue chiese, a seguito delle quali sono stati trovati sacerdoti con passaporti russi e materiale propagandistico e accusando i sacerdoti di attività sovversive e tradimento.

Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha sanzionato alcuni rappresentanti della chiesa e ha ordinato di creare un disegno di legge per vietare le organizzazioni religiose affiliate ai “centri di influenza” russi, sospendendo la cittadinanza a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca.

A parlare di pace rimane il solo Papa Francesco. Inviando un messaggio di auguri agli ortodossi, e in particolare “ai fratelli e alle sorelle del martoriato popolo ucraino”. Il Pontefice ha invitato a pregare perché “la nascita del Salvatore ispiri passi concreti che possano finalmente condurre alla fine dei combattimenti e alla pace”.

papa Francesco ha sempre sostenuto, rivolgendosi a Kirill: ”Siamo pastori dello stesso popolo di Dio. Ecco perché dobbiamo cercare vie di pace, per cessare il fuoco delle armi”

“Chi paga è il popolo di Dio. I nostri cuori non possono non piangere di fronte alle vittime”