Type to search

Finocchiaro (Confercontribuenti): “arresto Messina Denaro, fine di un incubo e riscatto della Sicilia onesta”

Share

 

Di Redazione

 

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza.

L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido (Ansa).

Il boss è stato arrestato all’interno della clinica privata La Maddalena di Palermo, dove si stava curando in day hospital da oltre un anno.
Commovente e pieno di speranza quel “Bravi, bravi!”. Urlato a squarciagola, con tanti applausi di incoraggiamento nei confronti dei carabinieri del Ros, da parte di decine di pazienti e loro familiari, hanno accompagnato l’arresto del superlatitante. Altri siciliani, gente onesta e laboriosa, fuori dalla clinica prima e sotto la Caserma dei Carabinieri hanno applaudito a lungo, anche sotto la pioggia per l’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro: finalmente esce la bella Sicilia.

Dopo il blitz nella clinica a Palermo, l’ormai ex superlatitante è stato è stato portato nella caserma dei carabinieri San Lorenzo in via Perpignano. Denaro, a quanto si apprende da fonti investigative, faceva periodicamente controlli in quella struttura, che la scorsa notte durante il blitz del Ros era stata messa in sicurezza con diverse decine di uomini per tutelare tutti gli altri pazienti. Quando è stato arrestato, Messina Denaro non era allettato ma si stava facendo i controlli.

Dopo 30 anni, Matteo Messina Denaro è stato arrestato”, ha dichiarato il Presidente della Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, “A nome personale e della Confederazione desidero ringraziate tutte le forze dello Stato che hanno contribuito a questo risultato ed in particolare l’Arma dei Carabinieri per questa importantissima e determinante operazione di polizia. In questo momento il pensiero va a tutte quelle persone che hanno perso la vita nel combattere la mafia. Oggi viene inflitto un colpo durissimo ma sappiamo che non è finita e che dobbiamo alzare il livello di attenzione perché la mafia si può battere”.

Certo, c’è già ponto colui che prenderà il suo posto”, dice Finocchiaro, “ma mettere in galera questo “galantuomo” significa che lo Stato oggi ha vinto e la mafia perde. Finisce un incubo ed è il riscatto della gente e dei contribuenti onesti siciliani”.

La Redazione del Quotidiano dei contribuenti si unisce con forza a coloro che in questo momento stanno rivolgendo un plauso e un incoraggiamento, ai carabinieri, a tutte le forze dell’ordine, ai magistrati, a chi non abbassa la testa davanti alla montagna di merda.

Oggi è un grande giorno, oggi l’aria che respiriamo è più pulita.

Finalmente dall’alto dei cieli Giovanni Falcone,  Paolo Borsellino, gli uomini delle scorte e quanti sono caduti per mano mafiosa, sorridono!