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Il discorso di Mattarella punto per punto

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AGI – Record di ascolti, 15 milioni di spettatori, la scelta di parlare in piedi per la prima volta nel settennato, la sottolineatura che sarà il suo ultimo anno al Quirinale, l’anno terribile che l’Italia si lascia alle spalle.

Sergio Mattarella ha tenuto a reti unificate il suo penultimo discorso di auguri di Fine anno da presidente della Repubblica, ha ammesso di aver incontrato difficoltà a trovare le parole per rivolgersi agli italiani, quasi tutti chiusi nelle proprie case, dopo i duri mesi della pandemia ma ha anche indicato due fattori che aiutano a sperare: i vaccini e l’Europa.

Poi ha chiesto alla politica serietà per la redazione e l’attuazione del Recovery plan e l’impegno a non perdere tempo per illusori interessi di parte. Ma è stato il ricordo dei mesi di epidemia, l’accorato appello a vaccinarsi e la fiducia nell’Italia a occupare la maggior parte dei pensieri e delle parole del Capo dello Stato, per l’intervento probabilmente più seguito degli ultimi 35 anni.

ANGOSCIA E SPERANZA: Mattarella ammette: “ho avvertito la difficoltà di trovare le parole adatte per esprimere a ciascuno di voi un pensiero augurale. Sono giorni, questi, in cui convivono angoscia e speranza”.

VOGLIAMO RIAPPROPRIARCI DELLA NOSTRA VITA: “La pandemia che stiamo affrontando mette a rischio le nostre esistenze, ferisce il nostro modo di vivere. Vorremmo tornare a essere immersi in realtà e in esperienze che ci sono consuete” nota il Presidente, che cita la speranza di poter avere di nuovo una vita normale negli ospedali, nelle scuole e nelle università, nelle fabbriche, nei teatri, nei ristoranti, nei negozi, nei trasporti regolari. Normali contatti con i Paesi a noi vicini e con i più lontani. “Aspiriamo a riappropriarci della nostra vita”.

IL TUNNEL DEL VIRUS: Il Capo dello Stato ripercorre tutti i momenti dell’epidemia. L’Italia è stata colpita per prima, “l’inizio del tunnel”, con il Paese piagato da morti e da solitudine. Poi “l’arrivo dell’estate ha portato con sé l’illusione dello scampato pericolo, un diffuso rilassamento”. E a settembre “la seconda offensiva del virus” durante il quale “l’Italia ha pagato un prezzo molto alto”.

IL DOVERE DELLA MEMORIA: Mattarella rinnova l’invito a “dare insieme memoria di quello che abbiamo vissuto in questo anno. Senza chiudere gli occhi di fronte alla realtà”.

ALCUNI HANNO SOFFERTO PIU’ DI ALTRI: L’epidemia “ha aggravato vecchie diseguaglianze e ne ha generate di nuove”, con “pesanti conseguenze sociali ed economiche. Abbiamo perso posti di lavoro. Donne e giovani sono stati particolarmente penalizzati. Lo sono le persone con disabilità. Tante imprese temono per il loro futuro. Una larga fascia di lavoratori autonomi e di precari ha visto azzerare o bruscamente calare il proprio reddito. Nella comune difficoltà alcuni settori hanno sofferto più di altri”.

LA SPERANZA RIPOSTA NEI VACCINI E NELL’EUROPA: Da alcuni mesi “sono emersi segnali importanti, che incoraggiano una speranza concreta” di poter non solo “ripartire” ma davvero “ricostruire” il Paese. “Mai un vaccino è stato realizzato in così poco tempo. Mai l’Unione Europea si è assunta un compito così rilevante per i propri cittadini”. “Il vaccino e le iniziative dell’Unione Europea sono due vettori decisivi della nostra rinascita”.

LA SCIENZA PREVALGA SULL’IGNORANZA: L'”alleanza mondiale” tra paesi e il loro impegno comune ha accelerato l’individuazione dei vaccini. “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi” sottolinea il Presidente della Repubblica che chiede la gratuità della vaccinazione per tutti “perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune”.

VACCINARSI E’ UN DOVERE: “Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili” esorta il Presidente in uno dei passaggi più rilanciati dai social network. “Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi”.

IO MI VACCINERO’: All’esortazione Mattarella unisce l’esempio personale: “Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza”.

LA UE HA SUPERATO GLI EGOISMI: “L’Unione Europea è stata capace di compiere un balzo in avanti. Ha prevalso l’Europa dei valori comuni e dei cittadini. Non era scontato”. Il Presidente ricorda come durante la crisi finanziaria di dieci anni fa la Ue “rispose senza solidarietà e senza una visione chiara del proprio futuro. Gli interessi egoistici prevalsero” mentre ora le sue scelte “poggiano su basi nuove” e “l’Italia è stata protagonista in questo cambiamento”.

SERVE RESPONSABILITA’: Superare la crisi pandemica ed economica serve è un “grande compito” per cui serve “ancor di più la responsabilità delle istituzioni anzitutto, delle forze economiche, dei corpi sociali, di ciascuno di noi. Serietà, collaborazione, e anche senso del dovere, sono necessari per proteggerci e per ripartire”.

IL RECOVERY PLAN: La strategia italiana, nell’ambito del piano europeo, “deve essere concreta, efficace, rigorosa” e soprattutto non si devono “disperdere risorse” in mille rivoli perchè i fondi europei “possono permetterci di superare fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe potuto. Cambiamo ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco. Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni”.

OGNUNO FACCIA LA PROPRIA PARTE: Tutti abbiamo toccato con mano come la solidarietà sia “base necessaria della convivenza e della società” a livello internazionale, europeo, nazionale.

IL 2021 SIA L’ANNO DELLA RIPRESA: “Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus e il primo della ripresa”, tutti si dovranno mettere in gioco restituendo quanto ricevuto da chi si è speso come i tanti medici e operatori sanitari. “È lo spirito autentico della Repubblica. La fiducia di cui abbiamo bisogno si costruisce così: tenendo connesse le responsabilità delle istituzioni con i sentimenti delle persone”.

CI SONO STATI ANCHE ERRORI: Per la prima volta Mattarella parla di errori nella lotta alla pandemia, ma nota anche che il Paese ha retto. L’epidemia “ha accentuato limiti e ritardi del nostro Paese. Ci sono stati certamente anche errori nel fronteggiare una realtà improvvisa e sconosciuta. Si poteva fare di più e meglio? Probabilmente sì, come sempre. Ma non va ignorato neppure quanto di positivo è stato realizzato e ha consentito la tenuta del Paese grazie all’impegno dispiegato da tante parti”. Eppure “abbiamo avuto la capacità di reagire. La società ha dovuto rallentare ma non si è fermata. Non siamo in balìa degli eventi. Ora dobbiamo preparare il futuro”.

E’ TEMPO DI COSTRUTTORI: “Non viviamo in una parentesi della storia”, non possiamo sprecare tempo prezioso. “Questo è tempo di costruttori”, di persone responsabili che vogliono ricostruire il Paese e “porre le basi di una stagione nuova.

NON DISTRARSI CON ILLUSORI VANTAGGI DI PARTE: Nel passaggio più politico dell’intero discorso, rivolto a istituzioni, governo, partiti e Parlamento, Mattarella esorta in modo secco: “Non sono ammesse distrazioni. Non si deve perdere tempo. Non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte. E’ questo quel che i cittadini si attendono”. E di nuovo spiega che “non si tratta di annullare le diversità di idee, di ruoli, di interessi ma di realizzare quella convergenza di fondo che ha permesso al nostro Paese di superare momenti storici di grande, talvolta drammatica, difficoltà”.

L’ITALIA HA LE CARTE IN REGOLA: “L’Italia ha le carte in regola per riuscire in questa impresa” è il messaggio di speranza del Presidente. Che anche a livello internazionale ritiene che mentre si sta riscrivendo l’agenda delle priorità il nostro Paese debba “agire da protagonista nella comunità internazionale” e la prima occasione sarà la presidenza del G20, per la prima volta nella nostra storia, “un’opportunità per rafforzare il prestigio del nostro Paese”.

LA MEMORIA DELLA NOSTRA IDENTITA’ PER COSTRUIRE IL FUTURO: L’anno che si apre propone diverse ricorrenze importanti: il settimo centenario della morte di Dante, il centosessantesimo dell’Unità d’Italia, il centenario della collocazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, i settantacinque anni della Repubblica. “Dal Risorgimento alla Liberazione: le radici della nostra Costituzione. Memoria e consapevolezza della nostra identità nazionale ci aiutano per costruire il futuro”.

PAPA FRANCESCO: “Esprimo un ringraziamento a Papa Francesco per il suo magistero e per l’affetto che trasmette al popolo italiano, facendosi testimone di speranza e di giustizia. A lui rivolgo l’augurio più sincero per l’anno che inizia” ha detto Mattarella, a cui stamane il Papa ha ricambiato gli auguri.

GORIZIA E NOVA GORICA CAPITALI UE DELLA CULTURA: La designazione è “un segnale che rende onore a Italia e Slovenia per avere sviluppato relazioni che vanno oltre la convivenza e il rispetto reciproco ed esprimono collaborazione e prospettive di futuro comune”, un esempio da cogliere per tutte quelle “zone di confine di tante parti del mondo” in cui prevalgono scontri e guerre.

GRAZIE AGLI ITALIANI: Mattarella ha voluto rivolgere un “ringraziamento particolarmente intenso” a tutti i cittadini per “i sacrifici fatti in questi mesi con senso di responsabilità”. Ed ha anche esortato a “mantenere le precauzioni raccomandate fintanto che la campagna vaccinale non avrà definitivamente sconfitto la pandemia”.

L’ULTIMO ANNO DA PRESIDENTE: “Quello che inizia sarà il mio ultimo anno come Presidente della Repubblica” ha tenuto a ricordare il Capo dello Stato. “Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese. La ripartenza sarà al centro di quest’ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno di lavoro intenso. Abbiamo le risorse per farcela. Auguri di buon anno a tutti voi!”.

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Fonte: politica agi


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