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Il concorso di bellezza per riscattare gli albini africani dalle persecuzioni

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Col motto "bellezza oltre la pelle" si è tenuto il primo concorso per Mr e Miss albini in Africa orientale, un concorso promosso per combattere i pregiudizi infondati, di cui è vittima questa categoria di persone dipinte come esseri incompatibili con una normale vita civile. 

La prima edizione di questa singolare gara di bellezza, svoltasi a Nairobi, ha visto la partecipazione di 30 finalisti da Kenya, Uganda e Tanzania. Organizzato dalla Società di albinismo del Kenya, il concorso mirava ad aumentare la consapevolezza e l'inclusione sociale per gli albini, che in Africa continuano a essere oggetto di uno stigma, spesso mortale. Altro obiettivo dell'iniziativa era facilitare un'interazione positiva tra le persone albine e la società. "Si tratta di autostima", ha raccontato una delle concorrenti, la ventunenne Sherleen Tunai Lumumba. "Ho acquistato molta più fiducia stando davanti al pubblico durante l'evento". 

Il ventunenne Silas Shedrack della Tanzania e la diciannovenne Maryanne Muigai del Kenya sono stati i due vincitori del titolo di Mr e Miss albini: hanno ricevuto premi in denaro e sono stati nominati ambasciatori per un anno delle organizzazioni partner dell'evento. 

Un'anomalia che costa la vita

In alcuni Paesi africani la vita di chi nasce con l'albinismo, un'anomalia genetica caratterizzata dalla completa o parziale carenza di pigmentazione melaninica nella pelle, nell'iride e nella coroide, nei peli e nei capelli, può finire presto e in modo tragico. Sono chiamati "figli della luna", ma anche con il meno poetico "figli del diavolo" o "zeru zeru" (persone fantasma). In Tanzania, per esempio, la tradizione li ritiene portatori di malocchio o addirittura esseri magici. Per questo motivo parti dei loro corpi, fra cui braccia, sangue, genitali e capelli, sono ricercati per preparare pozioni. Una persecuzione che nasce dall'ignoranza e dall'ignoranza viene alimentata, grazie a superstizioni e credenze popolari che, in molti casi, gli stessi governi appoggiano.

Gli albini vivono nel terrore di essere mutilati o uccisi. Parti del loro corpo, compresa la pelle, sono vendute per fabbricare amuleti contro il malocchio o per curare varie malattie. Stuprare una donna albina significa guarire dall'Hiv e più si provoca dolore mutilando un albino, più il "potere magico" sara' efficace. Bere il loro sangue porterebbe varie ricchezze e le loro ossa conterrebbero oro. E' un business redditizio e macabro, in cui il più delle volte, vengono coinvolti i familiari e che tra i clienti vede persone facoltose, visto i prezzi sul mercato della magia nera. Neanche da morti i "figli della luna" possono avere pace: le loro tombe vengono trafugate e i loro resti venduti. 

Vedi: Il concorso di bellezza per riscattare gli albini africani dalle persecuzioni
Fonte: estero agi


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