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Frontiere e quarantene. Così il Covid-19 affonda Schengen

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Frontiere chiuse, forti limitazioni, collegamenti aerei e ferroviari sospesi, misure di quarantena all’interno e all’esterno della zona Schengen, la pandemia di Coronavirus sta causando forti disagi alle persone. L’epidemia di Covid-19 sta portando i Paesi a chiudere abbastanza velocemente i propri confini.

ITALIA

La nazione al momento più colpita d’Europa. L’Italia ha sospeso gli accordi di Schengen restringendo la libertà di viaggiare sul territorio nazionale ai propri cittadini. L’intero Paese è stato dichiarato area protetta. Negli aeroporti italiani, quelli ancora operativi, viene misurata la temperatura.

AUSTRIA

L’Austria dopo aver sospeso tutti i collegamenti aerei e ferroviari con l’Italia, da mercoledì ha introdotto controlli sanitaria ai principali valichi di frontiera. Il confine più trafficato dopo si sono formate code anche di 90 chilometri è il Brennero. Solo tre gruppi di persone sono autorizzati ad entrate in territorio austriaco: austriaci o persone con residenza principale o secondaria in Austria che desiderano viaggiare e quindi sottoporsi a quarantena volontaria di 14 giorni a casa; persone che hanno un certificato medico con dato non oltre i quattro giorni antecedenti; persone che vogliono viaggiare solo attraverso l’Austria. Quest’ultima categoria deve impegnarsi a non fermarsi in Austria. Da domani l’Austria chiuderà 47 piccoli valichi di frontiera verso l’Italia che sono la maggior parte in alta montagna. Restano aperti solamente il Brennero, Resia, Sillian e Tarvisio. Da lunedì scuole e negozi chiusi. I bar e ristoranti chiuderanno alle ore 15.

REPUBBLICA CECA

La Repubblica Ceca sta chiudendo i suoi confini per i viaggiatori provenienti da 15 Paesi “a rischio”, tra essi l’Italia. Il primo ministro Andrej Babis ha annunciato un’emergenza di 30 giorni a Praga. Da questa sera i collegamenti ferroviari con l’Austria saranno sospesi.

SLOVENIA

La Slovenia ha chiuso all’Italia e l’eventuale ingresso è possibile solo attraverso uno dei sei valichi di frontiera. Le frontiere minori sono chiuse. I cittadini non sloveni o chiunque non abbia una residenza in Slovenia deve esibire un certificato medico che attesti la negatività al Covid-19, altrimenti verrà rifiutato l’ingresso. L’ingresso non è controllato per il traffico merci.

CROAZIA

L’accesso in Croazia, che non si trova nell’area di Schengen, è regolato da controlli sanitari. A partire da lunedì tutti gli stranieri che provengono dalle aree di contagio devono essere messi in quarantena per 14 giorni e sei si rifiutano di farlo non possono entrare. I croati che provengono dalle aree a rischio devono entrare in auto-quarantena. La misura riguarda principalmente gli italiani. Il servizio di traghetti tra Ancona e Spalato è stato interrotto. Non è esclusa la chiusura delle frontiere.

SVIZZERA

La Svizzera, che non è membro dell’Unione Europea ma appartiene allo spazio Schengen, oggi ha chiuso le frontiere con l’Italia e deciso di chiudere le scuole. L’accesso degli italiani all’interno della Confederazione elvetica è consentito solo in caso di lavoro.

FRANCIA

I viaggiatori provenienti da Paesi vulnerabili, ovvero Cina, Corea, Iran e Italia, devono rimanere a casa e chiamare il 911 se manifestano sintomi. Le persone infette vengono curate in regime ambulatoriale a meno che le loro condizioni non richiedano il ricovero in ospedale. Per il momento non ci sono controlli negli aeroporti. Da lunedì scuole chiuse.

ROMANIA

La Romania che non è membro di Schengen da inizio settimana ha attivato i controlli alla frontiera, in particolare per intercettare e mettere in quarantena gli innumerevoli rimpatriati dall’Italia. I controlli vengono effettuati a tutti i valichi indipendentemente se l’ingresso è via aereo, marittimo o terrestre. Ai valichi occidentali sono impiegati medici militari oltre ai dipendenti delle autorità sanitarie locali poiché molti rimpatriati dall’Italia arrivano attraverso l’Ungheria.

SERBIA

A causa del costante aumento di infezioni, la Serbia ha annunciato che sette dei dieci valichi di frontiera con la Romania sono chiuse. Restano aperti solo le frontiere di Stamora Moravita, Jimbolia ed Eisernes Tor 1 sul Danubio.

UNGHERIA

L’Ungheria ha chiuso quasi tutte le frontiere. Accessibili sono solo i valichi di Nickelsdorf sull’autostrada A4, Klingenbach, Heiligenkreuz e il collegamento ferroviario San Gottardo (Szentgotthard) – Jennersdorf. I valichi di Pamhagen, Deutschkreutz, Rattersdorf, Schachendorf ed Eberau sono aperti solo per cittadini austriaci e ungheresi.

POLONIA

Da lunedì sono iniziati i controlli a campione sui viaggiatori che arrivano dalla Germania in località Jedrzychowice. Viene misurata la temperatura dei conducenti ed eventualmente dei viaggiatori.

SLOVACCHIA

La Slovacchia ha imposto il divieto a quasi tutti gli stranieri. Solo la Polonia è esente. Le autorità slovacche hanno annunciato la chiusura degli aeroporti internazionali di Bratislava, Kosice e Poprad.

UCRAINA

L’Ucraina ha annunciato che tra 48 ore chiuderà per almeno due settimane l’ingresso nel Paese a tutti i cittadini stranieri. 

Vedi: Frontiere e quarantene. Così il Covid-19 affonda Schengen
Fonte: estero agi


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