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È il solito Sanremo di amorini che lascia fuori la pandemia

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AGI – È un Sanremo che cerca ispirazione e si ripiega o evade, a secondo di come lo si voglia guardare, nell’intimità amorosa, quello che consegnano le 25 canzoni ascoltate in anticipo dalla stampa. Fuori quasi del tutto dai testi la pandemia ma anche altre pulsioni e riflessioni sociali, ammette il direttore artistico Amadeus, che sottolinea come si punti soprattutto “sui sentimenti e la leggerezza”.

Con due eccezioni. Il gruppo palermitano ‘La Rappresentante di Lista‘ con un brano di gran ritmo e tra quelli che hanno impressionato di più al primo ascolto, racconta la storia di un incontro e di un addio non molto convinto in un contesto che allude ai paesaggi del virus: “Nel silenzio della crisi generale ti saluto con amore” mentre “in città è scoppiata la guerra mondiale”.  Ma più che malinconia c’è energia: “Questa è l’ora della fine, romperemo tutte le vetrine. Tocca a noi non lo senti, come un’onda arriverà. Ma lo sento esploderà, esploderà”.

Massimo Ranieri torna dopo 25 anni all’Ariston e in ‘Lettera di là del mare’ mette la sua intensità vocale in quello che sembra essere un viaggio di migranti in una notte che “non finisce mai” con “L’America…lontana di là dal mare”, il “silenzio tra due sponde” e “la terra un sogno altrove”.

Pochissimo rock e ribellione dopo l’affermazione di ‘Zitti e buoni’ dei Maneskin che hanno fatto tremare le pareti in tutto il mondo. “L’unico brano rock è quello delle ‘Vibrazioni’- spiega Amadeus -. Ho scelto in base a quello che mi è arrivato. Così come non avevo preso i Maneskin per occupare la casella rock ma perché era un pezzo fortissimo, così ho ritenuto di prendere questo che mi è piaciuto. Tra gli altri pezzi rock arrivati, era l’unico che mi sembrava adatto a questo Festival”. Così sembrano eversive Donatella Rettore assieme alla giovane cantautrice Ditonellapiaga che nella loro frizzante ‘Chimica’ azzardano un passaggio anticlericale: “E non mi importa del pudore/del pudore della suore me ne sbatto totalmente”.

Come la prenderanno le sorelle? Smorza Amadeus: “Lo sapremo quando ascolteranno il brano, non mi sono posto il problema perché non ci vedo nessun problema, anche se so che Sanremo amplifica tutto”. Restano allora saldi negli sconvolgimenti epocali due fortezze: la voglia di ballare e l’amore. Tra i brani che fanno battere i piedi sin da subito ci sono “Domenica’ di Achille Lauro, ‘Perfetta così” di Aka 7even’, “Abbi cura di te” di Highsnob & Hu, ‘Insuperabile’ di Rkomi, ‘Dove si balla’ di Dargen D’Amico.

È forse un invito a rivedere le norme restrittive sulle discoteche di nuovo chiuse? “Io direi che c’è voglia di ballare – interpreta il conduttore –  Purtroppo non per colpa delle legge ma per colpa del Covid i dj, come D’Amico, non possono esercitare il loro lavoro e ancor più dispiace per i ragazzi che non possono ballare. Cercheremo di far ballare chi ne ha voglia ascoltandoci da casa”. Ed ecco gli abbarbicati all’amore, a cominciare da Iva Zanicchi, la “signora della musica”, la definisce Amadeus, “dieci festival e tre vinti, un record”. “E se un giorno scoprirò una ruga in più…sarai tu”: 82 anni sì ma la  voce in questo classico canto d’amore  è ancora fresca e potente. Delicata e già tra le candidate alla vittoria ‘Ovunque sarai’ di Irama (“Se sarò in terra mi alzerai/Se sarà freddo brucerai”).

Piace molto agli addetti ai lavori ‘O forse sei tu’ di Elisa. Alla colonna ‘amore’ non potevano mancare Emma Marrone, “un’artista amatissima che sono contento si sia rimessa in gioco”, l’accoglie Amadeus, con ‘Ogni volta è così’; Noemi in ‘Ti amo ma non lo dire’ e Giusy Ferreri con ‘Miele’. Il direttore artistico racconta com’è nata la coppia più attesa del festival Mahmood e Blanco che canterà ‘Brividi’: “Li avevo contattati in maniera singola, poi loro si sono presentati insieme spiegandomi che avevano deciso di cantare insieme. È una coppia fantastica, sono due grandissimi artisti”.

Loro due e Michele Bravi sono gli unici che parlano d’amore senza declinarlo al maschile o femminile, fa notare un giornalista, e Amadeus risponde: “Ogni artista ha libertà di creare o non creare un genere, poi sta a noi rendere ‘nostre’ le canzoni e scegliere a chi dedicarle”.  Emoziona l’interpretazione del giovane cantautore in ‘Inverno dei fiori’ (“Tu insegnami come si fa ad imparare la felicità/per dimostrarti che se fossimo dei suoni, sarebbero canzoni/E se fossimo stagioni verrebbe l’inverno/L’inverno dei fiori).

Con parole semplici (“Non volano farfalle/Non sto più nella pelle/Ho perso le emozioni, me le ritrovi tu?”) nella sua ‘Farfalle’ coglierà nel segno dei clic il diciottenne Sangiovanni, che grazie a  Malibu è stato l’artista più ascoltato dell’anno scorso mentre piacerà al suo pubblico accorato ‘Sei tu’ di Fabrizio Moro. Anche il sesso è quasi assente negli amori morigerati di questo Sanremo, ci prova con l’accattivante ‘Sesso occasionale’ Tananai, uno dei ragazzi usciti da da Sanremo Giovani come Matteo Romano, stella di Tik Tok, che in ‘Virale’ si occupa dell’amore “che va in tendenza e risale/Diventa virale”.

Sofisticata ‘Tuo padre, mia madre, Lucia’ di Giovanni Truppi, per Amadeus “una delle scommesse di questo Festival” per la sua originalità, mentre lascia sospiri e consensi ‘Ora e qui’ di Yuman. Tocco internazionale assicurato dalla cantante spagnola Ana Mena con ‘Duecentomila ore’ e infine, non per importanza ma anzi tra i più attesi, Gianni Morandi con testo e musica di Jovanotti e Riccardo Onori. Torna dopo 22 anni dopo sei edizioni da cantante e due da presentatore con ‘Apri tutte le porte’ un brano energetico di rinascita: “A forza di credere che il male passerà/ sto passando io e lui resta/Mi devo trascinare presto fuori di qua/dai miei pensieri pigri nella testa”. “Brucia tutte le scorte/Fai entrare il sole” canta l’interprete che sapeva già decenni fa che ‘Uno su mille ce la fa’.

“Ho corteggiato singolarmente lui, Zanicchi e Ranieri – svela Amadeus -. Mi hanno fatto ascoltare le loro canzoni e mi sono piaciute. Solo poi hanno saputo di essere insieme e questo li ha resi ancora più felici. Morandi e Ranieri non erano in gara insieme da ‘Canzonissima’ del 1970. La loro emozione sarà la stessa dei giovani in gara”. Pandemia, amore e altri demoni, per Amadeus quello che conta è raggiungere un obbiettivo chiaro: “Che queste canzoni, com’è già successo per gli altri miei festival, siano il più ascoltate possibile in radio”.

Source: agi


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