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Nasce la società Autostrade dello Stato

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«L’obiettivo è avere una società che si occupi delle autostrade pubbliche con pedaggio. Ce ne sono attualmente quattro, l’obiettivo è di avere poi una concessionaria pubblica. È una startup di controllo del Mef che va costruita e che serve», ha commentato al termine del consiglio il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini
Primo passo per la creazione della Spa pubblica Autostrade dello Stato. A farlo muovere è stato il consiglio dei ministri che oltre al Def ha appunto dato il via libera al provvedimento proposto dal vicepremier e ministro dei trasporti, Matteo Salvini. Un varo che darà le basi normative per la costituzione della società, interamente partecipata dal Mef e sottoposta al “controllo analogo” del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La struttura appena disegnata sarà interamente a capitale pubblico ed avrà avrà il compito di gestire le reti autostradali che fanno capo allo Stato e che sono sottoposte a pedaggio.
Una società che si occupa delle autostrade pubbliche con pedaggio
«L’obiettivo è avere una società che si occupi delle autostrade pubbliche con pedaggio. Ce ne sono attualmente quattro, l’obiettivo è di avere poi una concessionaria pubblica. È una startup di controllo del Mef che va costruita e che serve», ha commentato al termine del consiglio a Palazzo Chigi Salvini, a margine della presentazione del rapporto annuale della Fermerci. «Stiamo lavorando più ad ampio raggio su una nuova concessione di gestione delle concessioni autostradali, ci sono pedaggi diversissimi a seconda delle zone del Paese. L’obiettivo è arrivare a contenere il prezzo di alcuni pedaggi altissimi», ha spiegato il ministro. «Ovviamente le concessioni esistenti vanno a scadenza, non si interviene su quello che c’è. Su quello che sarà stiamo ragionando nell’ottica di avere più investimenti a vantaggio dell’utenza», ha concluso Salvini.
Il ritorno sotto l’egida dello Stato dopo il crollo del ponte Morandi
Il sistema autostradale italiano dopo le privatizzazioni degli anni Novanta, che portarono alla creazione di Aspi e nelle mani del gruppo Benetton la principale rete italiana di trasporto stradale, hanno subito una notevole trasformazione e un sostanziale ritorno sotto l’egida dello stato dopo il dramma del crollo del ponte Morandi a Genova il 14 agosto del 2018. Nel 2021 l’assemblea di Atlantia ha ceduto la controllata Aspi (Autostrade per l’Italia) a una cordata con a capo Cdp per un prezzo di 9,1 miliardi, di cui otto per la holding posseduta al 30% dai Benetton e il resto al colosso tedesco delle assicurazioni Allianz. L’anno successivo è stato completato il passaggio a Holding Reti Autostradali (HRA) della quota dell’88,06% detenuta da Atlantia. HRA è partecipato da CDP Equity (51%), Blackstone (24,5%) e dai fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%).
La creazione di un grande campione del settore
Nell’ottobre scorso invece era circolata una voce, smentita da Palazzo Chigi, di una offerta della holding Fininc, della famiglia piemontese Dogliani, su Aspi. In quell’occasione il ministro Salvini pur confermando che «il governo non ha alcuna proposta formale sul tavolo», la ritenne “una buona notizia”. Fininc aveva rilevato nel 2021 le concessioni della A21 Torino-Piacenza e la A5 Torino-Quincinetto, perse dalla famiglie Gavio, che tramite Astm gestisce comunque buona parte delle concessioni autostradali piemontesi e una vasta rete in Brasile e Gran Bretagna per un totale di 6200 chilometri. Proprio su Gavio hanno insistito le voci di stampa negli ultimi mesi di un’operazione che veda la creazione di un grande campione del settore. Uno schema dove a Cdp e alla famiglia piemontese si affianchi anche uno o più soggetti finanziari, magari ancora Blackstone.

FONTE: https://www.ilsole24ore.com/art/nasce-societa-autostrade-stato-gestira-autostrade-statali-pedaggio-AFsefdRD