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Mobilità: da rumore traffico danni permanenti agli uccellini

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Un nuovo esperimento sullo sviluppo degli uccelli dimostra che il rumore del traffico può rallentare la loro crescita e portare a menomazioni permanenti. La scoperta solleva nuove preoccupazioni sugli effetti dell’inquinamento acustico sulla fauna selvatica e anche sugli esseri umani. I risultati sono stai pubblicati su “Science”. I ricercatori sapevano già che il rumore eccessivo può disturbare gli uccelli nidificanti , rendendo più difficile per i genitori comunicare e prendersi cura dei propri nidiacei. Ma non era chiaro se il rumore potesse danneggiare direttamente i giovani uccelli. Mylene Mariette, ecologista comportamentale della Deakin University, e il suo team hanno deciso di rispondere a questa domanda con i diamanti mandarino tenuti in una voliera nel campus di Melbourne, in Australia. Per 5 notti di seguito, hanno rimosso le uova dai nidi e hanno riprodotto o il rumore della strada o i suoni degli stessi diamanti mandarini per diverse ore in una stanza separata prima di riportare le uova nei nidi. I suoni erano mantenuti a un volume moderato di 65 decibel, più o meno lo stesso volume di una conversazione in un bar o del traffico cittadino. Altre uova sono state lasciate in silenzio. Dopo che le uova si sono schiuse, gli uccellini hanno ricevuto uno dei due trattamenti – rumore della strada o canto del diamante mandarino – per altre 9 notti. Le uova di dimensioni medie esposte ai rumori del traffico avevano circa il 12 per cento in meno di probabilità di schiudersi rispetto a quelle incubate in silenzio. Le uova più grandi avevano anche meno probabilità di schiudersi rispetto a quelle più piccole, uno schema opposto a quello che avviene normalmente. Non è chiaro il motivo per cui ciò sia cambiato, ma mostra un chiaro effetto fisiologico del rumore del traffico, afferma Mariette. Man mano che i nidiacei si sviluppavano, mostravano anche segnali di sviluppo preoccupanti. Quelli esposti al rumore crescevano più lentamente, avevano una minore concentrazione di globuli rossi e le punte dei loro cromosomi erano danneggiate, un indicatore di stress cellulare. Inoltre, quando quegli uccelli crescevano, avevano circa la metà dei figli degli uccelli esposti al canto da giovani. “Non ho mai ottenuto risultati così chiari in nessun esperimento”, afferma Mariette. (AGI)

RED