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La città è in super forma. È il momento di tornarci, con una guida speciale: Rosena Charmoy, fondatrice dell’agenzia di eventi Boutique Souk, che ci abita dal 2005 e ne conosce le novità e l’inesauribile creatività

DI SARA MAGRO

I posti più interessanti da visitare?
«Oltre ai classici come i giardini Majorelle e il museo YSL, mi piace andare al Musée des Confluences, aperto nel 2015 all’interno di Dar El Bacha, un edificio rivestito di zellige, le tipiche piastrelline colorate dalle forme geometriche. Consiglio di visitarlo con una guida per capire a fondo la sua storia – era la casa del Signore dell’Atlante che governò Marrakech dal 1907 al 1956 – e poi di fermarsi a bere un succo o mangiare qualcosa al Bacha Coffee (@musee_des_confluences). Un altro posto da vedere è Le Jardin Secret, un magnifico giardino con un piccolo museo dedicato alla città (@lejardinsecret_marrakech). Meritano un tour anche il Macaal, il museo di arte contemporanea della città (@macaal_), e l’MCC Gallery che espone artisti marocchini come Amine el Gotabi (@mcc_gallery)».
Il suo ristorante preferito per pranzo?
«Se ho voglia di cucina franco-marocchina (tipo tortino di alici e frittelle alle zucchine) vado al Nomad, su una terrazza che domina place Des Epices (@nomadmarrakech). Adoro il couscous di Le Jardin, un’oasi piena di verde nel cuore della medina (@lejardinmarrakech). Per un pranzo elegante o per il brunch, c’è il Mouton Noir, con la cucina allegra e creativa dello chef Aniss Meski (@mouton.noir.marrakech). E poi c’è Plus 61, un nuovo ristorante australiano, già nella lista dei 50 Best del Medio Oriente e Nord Africa (@plus61marrakech)».
E per una serata?
«A Le Comptoir, si cena e si balla fino a tardi con la musica del proprietario, il dj Tom Chiche, che anima le serate ospitando anche altri colleghi famosi (@comptoirdarna). Dar Yacout è un classico, ma il riad, la piscina e lo scenario sono ideali per una serata romantica (daryacout.com). L’indirizzo gourmet del momento è Sesamo, il ristorante di Massimiliano Alajmo all’hotel Royal Mansour (@royalmansour)».
Marrakech è il regno dello shopping…
«Caftani, giacche di velluto, cappotti di stilisti marocchini sono da Raqas, un nuovo negozio su tre piani dove, volendo, fanno tutto su misura (@raqas. marrakech). L’Ourika Boutique è il posto giusto per i modelli tradizionali: è un po’ difficile da scovare, ma la qualità è super (@tazifreres). Abiti, gioielli e oggetti ricercati per la casa si trovano al concept store Moro, a un minuto dai giardini Majorelle (@moromarrakech) o nella boutique dell’hotel El Fenn nel cuore del
la medina (@elfennmarrakech), mentre Lalla Bags, nel quartiere di Gueliz, fa borse colorate da città e da mare (@lallamarrakech). Per l’haute couture d’avanguardia c’è Art C, dietro al ristorante Plus 61 (solo su appuntamento @maisonartc). Poi c’è il capitolo gioielli: quelli di Azrar Jewelry meritano la caccia al tesoro nella medina (@azrarmarrakech). In campagna, appena fuori Marrakech, Beni Rugs è una tessitura di tappeti, che dà lavoro a una cinquantina di donne e produce solo su ordinazione e per qualche designer come Colin King e Athena Calderone. Ha il certificato di fair trade (visite solo su appuntamento @benirugs)».
Qual è il quartiere più interessante?
«Senza dubbio, la zona industriale. È lì che aprono gli showroom più all’avanguardia, come LRNCE dove si producono bellissime ceramiche decorate a mano dall’artista belga Laurence (@lrnce). Sempre in zona c’è Maison Sarayan, superstore di arredi moderni con un piacevole cafè (@maisonsarayan), mentre Marrakshi Life è lo showroom di un brand lanciato da Randall Bachner, fotografo di New York: caftani e capi oversize unisex sono realizzati con tessuti fatti a mano (@marrakshi.life). Da Topolina si comprano mocassini e vestiti con tessuti vintage e fantasie chiassose (@topolinashop). Da Bouchra Boudouar lustratevi gli occhi con le ceramiche di artisti marocchini e allievi della Central Saint Martins di Londra (@bouchraboudoua)».
Ci sono nuovi hotel a Marrakech?
«Dopo due anni di stop, i lavori sono ripresi a pieno ritmo. Entro la fine dell’anno, apre Rosemary, un riad progettato nei minimi dettagli dalla ceramista Laurence con il marito Ayoub (@rosemarymarrakech). A novembre apre anche il Riad Gigli, dello stilista Romeo con la moglie Lara e la figlia Diletta, che da qualche anno si sono trasferiti nella città rosa. Sui monti dell’Atlante ha appena inaugurato Olinto, il retreat del principe Fabrizio Ruspoli: 9 «pavilion» con piscina e giardino privato (@olintomorocco). Infine anche io ho un progetto: sto creando un farmhotel con uno spazio per gli eventi di Boutique Souk (@boutiquesouk). Stay tuned».

Fonte: Conde Nest