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M.O.: analisi Ispi, “risposta Iran poco più che simbolica”

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L’attacco iraniano della notte scorsa è stato “una risposta poco più che simbolica agli oltre 30 comandanti dei pasdaran uccisi da Israele in Siria dal 7 ottobre a oggi”. E’ il commento a caldo su quanto appena accaduto sui cieli medio-orientali da parte dell’analista del Centro per il Medio Oriente e il Nord Africa di Ispi, Luigi Toninelli. “La scelta iraniana di attaccare con missili e droni direttamente dal proprio territorio, senza appoggiarsi a paesi più vicini a Israele – come la Siria -, ha permesso a Tel Aviv di intercettare e abbattere con più facilità la gran parte della minaccia iraniana. Questo sembra suggerire che, nonostante l’attacco fosse per Teheran inevitabile, l’Iran ha cercato ancora una volta di evitare uno scontro totale con Israele”, secondo l’esperto. “Se da un lato l’abbattimento dei droni e missili terra-terra iraniani potrebbe contenere la reazione israeliana, dall’altro l’impegno diretto di Teheran nel conflitto regionale ha portato le piazze arabe e musulmane a vedere nell’Iran il loro nuovo campione. Dall’operazione di sabato notte la Repubblica islamica ottiene un importante ritorno di immagine che potrebbe spendere nei prossimi mesi/anni allargando il soft power del cosiddetto ‘Asse della resistenza’”. (AGI)

RED