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L'Italia penultima in Europa per l'uso di fondi strutturali

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AGI – L’Italia è al penultimo posto in Europa per l’utilizzo dei fondi strutturali. Lo rileva la relazione annuale della Corte dei conti europea. A fronte di una media di assorbimento in Ue del 40%, l’Italia ha utilizzato nel 2019 il 30,7% dei fondi strutturali di investimento (Sie) disponibili. La Corte precisa che i tassi di assorbimento variano considerevolmente da un Fondo all’altro.

Ad esempio, il tasso di assorbimento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), provvisto di una dotazione di 100 miliardi di euro, ha raggiunto il 50 %, un tasso piu’ elevato rispetto agli altri fondi Sie, mentre il tasso di assorbimento del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), con una dotazione di 5,7 miliardi di euro, ha raggiunto il 29 %.

Nel 2019 il ritmo di assorbimento globale è stato più rapido che in qualsiasi altro esercizio dell’attuale quadro finanziario pluriennale. Ciononostante, il ritmo di assorbimento globale per i diversi fondi strutturali di investimento è stato piu’ lento nel 2019 rispetto al 2012, il corrispondente esercizio del precedente quadro finanziario.

Tornando alla classifica, l’Italia fa meglio della Croazia che resta all’ultimo posto, ma peggio di Spagna, Slovacchia, e Malta che precedono il nostro paese nella parte bassa della classifica. Meglio di tutti fa la Finlandia che sfiora l’80% dei fondi disponibili, poco meglio dell’Irlanda, Lussemburgo e Austria che completano il quartetto in cima. 

Vedi: L'Italia penultima in Europa per l'uso di fondi strutturali
Fonte: economia agi


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