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Le (ipotetiche) misure del governo per affrontare la crisi del coronavirus

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Il governo studia la sospensione di cartelle e versamenti tributari e contributivi, a partire dal differimento delle scadenze Iva e ritenute Irpef (sugli stipendi di febbraio) previste per lunedì 16 marzo.

È quanto si evince da alcune bozze del decreto legge con le misure per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Si tratta di misure fiscali in attesa di quantificazione e delle relative norme. In particolare, si valuta la sospensione dei versamenti dei contributi e delle ritenute per le filiere maggiormente colpite, lo stop dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi per le aziende fino a 400.000 di fatturato per prestazioni di servizi e 700.000 per cessioni di beni.

Allo studio la sospensione dei termini per le attività di Agenzia entrate e riscossione cosi’ come la sospensione, già prevista per la zona rossa, dei termini per le cartelle, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter. Stop anche all’invio di cartelle e degli atti esecutivi.

Tra le altre possibili misure allo studio, il credito d’imposta per gli affitti commerciali per il proprietario che rinuncia a parte della locazione e deduzioni per le donazioni per combattere il coronavirus.

Ecco le misure su cui si sta lavorando, divise per categorie

Attività e impresa

Turismo

Un contributo straordinario, nel limite di spesa di 55 milioni di euro per l’anno 2020, per il settore del turismo ed in particolare dell’agriturismo, in conseguenza delle numerose disdette ricevute dall’inizio del periodo di diffusione del coronavirus. Prevista la concessione di un indennizzo per ogni mancata presenza, rilevata sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese alle questure competenti per territorio. Il livello della compensazione è commisurato al danno ricevuto da ogni impresa, in funzione della tipologia di servizio offerto.

Agricoltura

Un fondo di 300 milioni di euro per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Prevista inoltre la “possibilità di aumentare dal 50 al 70% la percentuale degli anticipi alle imprese che ne hanno diritto dei contributi della Pac

Trasporto aereo

La dotazione del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale è incrementata di 200 milioni di euro per l’anno 2020. Per l’anno 2020 può essere autorizzato sino a un massimo di dodici mesi complessivi il trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale qualora l’azienda abbia cessato o cessi l’attività e sussistano concrete prospettive di cessione dell’attività con conseguente riassorbimento occupazionale”.

Smart working nella Pubblica amministrazione

Lo smart working potrebbe diventare per legge modalità ordinaria di lavoro nelle pubbliche amministrazioni, come previsto dalla direttiva emanata ieri dal ministro della P.a, Fabiana Dadone. Per tutto il periodo dello stato di emergenza il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa delle pubbliche amministrazioni e delle autorità amministrative indipendenti, le quali limiteranno la presenza sul posto di lavoro esclusivamente per assicurare le attività indifferibili e non altrimenti erogabili (quali gli sportelli al pubblico).

La disposizione, inoltre, precisa che il lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato. Viene stabilito, inoltre, che lo svolgimento della prestazione lavorativa da parte del personale dipendente in modalità smart working è effettuata anche attraverso strumenti informatici in dotazione al dipendente stesso qualora non siano disponibili apparati forniti dall’amministrazione. Si prevede infine che in tutti i casi in cui non sia possibile ricorrere alle forme di lavoro agile le amministrazioni pubbliche possono procedere, anche mediante il criterio della rotazione, alla esenzione del personale del servizio, prevedendosi comunque l’equiparazione del periodo trascorso in “esenzione” al servizio prestato, ai fini degli effetti economici e previdenziali. 

Didattica

Scuole

In arrivo 85 milioni di euro in più per il Fondo per l’innovazione digitale per finanziare le piattaforme per la didattica a distanza, necessarie per lo svolgimento delle lezioni online a causa della chiusura delle scuole. Tali risorse saranno utilizzate per: consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione; mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme nonché per la necessaria connettività di rete e formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza. 

È autorizzata la spesa di 43,5 milioni di euro nel 2020 per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici. Lo stanziamento è finalizzato a consentire alle scuole statali e a quelle paritarie pubbliche l’acquisto di materiali per la disinfezione dei locali, “con particolare riferimento al momento della riapertura dopo la sospensione delle attività didattiche disposta in relazione all’emergenza sanitaria e per l’acquisto di gel sanificante e altri materiali per la protezione e l’igiene personale

Università

È istituito per il 2020 un fondo con una dotazione di 80 milioni di euro per le esigenze emergenziali del sistema dell’Università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca.  L’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019 è prorogata al 30 giugno 2020. Ciò al fine di garantire ai laureandi dell’ultima sessione utile dell’anno accademico 2018/2019, di poter portare a conclusione il percorso formativo universitario, e non essere obbligati a iscriversi al successivo anno accademico.

Durante il periodo di sospensione della frequenza delle attività didattiche, tutte le attività formative e di servizio agli studenti, inclusi l’orientamento, il tutorato, e le attività di verifica dell’apprendimento, svolte con modalità a distanza, sono computate ai fini dell’assolvimento dei compiti dei professori e dei ricercatori di ruolo e sono valutabili ai fini dell’attribuzione degli scatti triennali e della valutazione per l’attribuzione della classe stipendiale successiva. In questo modo, l’attività svolta con modalità a distanza viene equiparata in toto a quella svolta con modalità in presenza. Lo stesso vale ai fini della valutazione dell’attività svolta dai ricercatori a tempo determinato comprese le attività di didattica, di didattica integrativa, di servizio agli studenti e le attività di ricerca. 

Sanità

Medici appena laureati subito in corsia

Il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia abilita all’esercizio della professione di medico-chirurgo, previo giudizio di idoneità sulle competenze acquisite. La norma proposta costituisce “una misura necessaria e urgente dettata dalle particolari condizioni di sofferenza del Servizio Sanitario Nazionale e, dunque, dalla necessità di poter disporre quanto prima di medici abilitati, nonché dalle oggettive condizioni di difficoltà con le quali verrebbe svolta la prova di esame di abilitazione – da tenersi in data unica su tutto il territorio nazionale – la quale, non a caso, è già stata oggetto di un rinvio in considerazione dello stato emergenziale in cui versa il paese. Allo stesso tempo – si legge nella bozza – la proposta è finalizzata a superare, a regime, il meccanismo dell’abilitazione all’esercizio professionale per i laureati in medicina e chirurgia attraverso l’esame di Stato”.

Tecnici di laboratorio

C’è anche l’assunzione urgente di funzionari tecnici per la biologia, la chimica e la fisica presso le strutture sanitarie militari tra le proposte ministeriali allo studio del governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il Ministero della difesa, verificata l’impossibilità di utilizzare personale già in servizio, fino al perdurare della vigenza dello stato di emergenza può conferire incarichi individuali a tempo determinato, previo avviso pubblico, fino a un massimo di sei unità 

È autorizzata la spesa di 34,6 milioni di euro per il potenziamento dei servizi sanitari militari e per l’acquisto di dispositivi medici e presidi sanitari mirati alla gestione dei casi urgenti e di biocontenimento. Lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è autorizzato alla produzione e distribuzione di disinfettanti e sostanze ad attività germicida o battericida, nel limite di spesa di 704.000 euro.

Medici e infermieri militari

L’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno, di 320 unità tra personale medico e infermieristico militare, si spiega con l’esigenza di approntare alla luce della “situazione emergenziale in atto” “presidi sanitari straordinari anche per il servizio sanitario militare in grado sia di fronteggiare il recente trend incrementale dei contagi sia di sostenere e supportare sinergicamente tutte le altre strutture di qualsiasi livello del Servizio sanitario nazionale”.  Secondo la bozza, l’arruolamento riguarda 120 ufficiali medici, con il grado di tenente e 200 sottufficiali infermieri, con il grado di maresciallo.

Giustizia

Stop alle udienze

Proroga dello stop delle udienze fino al 3 aprile prossimo.

Notifiche

“Si impone il ricorso al sistema di notificazioni e comunicazioni telematiche”, con deroghe al sistema attualmente previsto dal codice di procedura penale. Data la “situazione di emergenza che ha imposto il rinvio d’ufficio delle udienze per la trattazione di affari penali non urgenti” e al fine di “comunicare celermente e senza la necessità di impegno degli organi notificatori i provvedimenti destinati alla comunicazione alle parti processuali delle date delle udienze fissate in ragione del rinvio d’ufficio o di qualsiasi altro elemento” conseguente dalle misure già prese per gli uffici giudiziari per l’emergenza sanitaria.

Magistrati onorari

Un “contributo economico mensile pari a 700 euro per un massimo di tre mesi”, parametrato al periodo di stop delle udienze in favore dei magistrati onorari. 

Vedi: Le (ipotetiche) misure del governo per affrontare la crisi del coronavirus
Fonte: economia agi


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