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La Turchia lancia un'offensiva su Idlib. 15.000 migranti alla frontiera greca

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La Turchia ha lanciato una nuova offensiva militare contro l’esercito del presidente siriano Bashar al-Assad a Idlib, roccaforte jihadista assediata dalle truppe di Damasco nel nord-est del Paese, in risposta agli attacchi in cui sono morti 33 suoi soldati impegnati in Siria. Lo ha annunciato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, precisando che Ankara “vuole evitare uno scontro militare con la Russia”, principale sostenitrice di Assad. “L’operazione Scudo di Primavera, lanciata dopo il vile attacco del 27 febbraio a Idlib, prosegue con successo”, ha affermato il ministro. 

“L’operazione Scudo di primavera continuerà, considerati gli attacchi subiti dal nostro esercito, senza arrivare allo scontro con la Russia”, ha ribadito Akar, sottolineando ancora che la Turchia non farà alcun passo indietro.
Il ministro ha poi dichiarato che l’esercito turco ha colpito 8 elicotteri, 103 carri armati, 78 lanciarazzi, 3 postazioni antiaeree e 2.212 militari del regime di Damasco. “Non abbiamo intenzione di arrivare allo scontro con la Russia – ha detto Akar – il nostro obiettivo è porre fine al massacro di civili che Assad sta portando avanti e prevenire una catastrofe umanitaria”.

Damasco chiude lo spazio aereo 

Nelle stesse ore è arrivato l’annuncio che l’esercito siriano ha chiuso lo spazio aereo a velivoli e drone sulla parte nord-occidentale del Paese, in particolare propio a Idlib, dove si concentra l’offensiva turca.

“Qualunque velivolo violi il nostro spazio aereo verrà trattato come ostile e in quanto tale dovrà essere abbattuto”, ha avvertito l’esercito siriano, lamentando che “forze del regime turco continuano a compiere atti ostili contro le nostre forze armate che operano nella provincia di Idlib e nella zona circostante”.

Frontex alza il livello di allerta

Si muove intanto Frontex per l’emergenza migranti lungo la frontiera tra Turchia e Grecia. L’agenzia europea per il controllo delle frontiere ha portato ad ‘alto’ il livello di allerta su tutte le frontiere Ue con la Turchia, ha fatto sapere in un comunicato. Inoltre, su richiesta di Atene, è stato disposto l’invio di altre attrezzature tecniche e uomini verso la Grecia che dovrà fronteggiare un’ondata di decine di migliaia di migranti provenienti dalla Turchia.

In Turchia almeno altri 2 mila migranti sono arrivati questa mattina alla frontiera con la Grecia per tentare di raggiungere l’Europa, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’apertura dei confini in seguito all’inasprimento dei combattimenti in Siria tra i militari di Ankara e quelli del regime di Bashar al-Assad.

I migranti, siriani, afghani e iracheni, sono giunti da Istanbul e procedono in fila indiana nei campi verso il valico di frontiera di Pazarkule, Kastanies sul versante greco. Tra di loro anche donne e bambini. I nuovi arrivi si vanno ad aggiungere ai 13.000 migranti che già si sono ammassati al confine greco-turco, alcuni dei quali si sono scontrati con la polizia di frontiera che ha lanciato gas lacrimogeni.

Chiesta una riunione urgente dei ministri dell’Interno Ue

ll commissario europeo per l’immigrazione, Margaritis Schinas, ha chiesto alla presidenza di turno croata dell’Ue di convocare una riunione urgente dei ministri dell’Interno dei Ventisette per discutere della situazione venutasi al confine tra Turchia e Grecia. Lo ha reso noto lo stesso commissario in un tweet. 

Sono al momento 80.888 i migranti che hanno attraversato il confine con l’Ue fino a questo momento, rende noto il capo della comunicazione della presidenza turca, Fahrettin Altun.

Vedi: La Turchia lancia un'offensiva su Idlib. 15.000 migranti alla frontiera greca
Fonte: estero agi


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