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La signora Weber e la sciarpa del pendolare frustrato

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Claudia Weber è una pendolare tedesca che adora lavorare a maglia e che ha trovato il bandolo della matassa: ovvero il sistema per trasformare la frustrazione la rabbia che un pendolare tedesco – molto diffusi, al contrario di quello che si è portati a credere – è solito provare, in energia positiva, facendo parlare molto di sé.

Nell’ultimo anno il suo abituale treno che dalla campagna bavarese portava a Monaco è stato sostituito da un servizio di autobus (quante volte succede anche da noi) per via di certi lavori sui binari. Con il risultato che il suo viaggio, solitamente di 40 minuti, ha subito ritardi anche di due ore e più. Roba da far saltare i nervi anche al ‘commuter’ più navigato, roba da lamentele continue sui social network. Claudia no, ha avuto un’altra idea: aggiungere semplicemente due file di lana a una sciarpa a righe che stava lavorando a maglia: grigia per ritardi inferiori a cinque minuti, rosa fino a 30 minuti e rossa per un ritardo di oltre mezz’ora o ritardi in entrambe le direzioni.

E così è venuta fuori la “Bahn-Verspätungsschal”, o “sciarpa da ritardo ferroviario”, diventata presto un vero tormentone sui social-media. La signora Weber ha deciso così di metterla su eBay per raccogliere fondi per un ente di beneficenza tedesco che fornisce assistenza gratuita alle persone nelle stazioni ferroviarie. È stata venduto per 7.550 euro ad un acquirente di cui non è stato reso noto il nome. Weber, 55 anni, impiegata di un’agenzia di viaggi, in un’intervista si è rivolta ai pendolari come lei: “Capisco i problemi che stanno avendo. Ci sono sempre più pendolari ogni anno”.

La sciarpa della signora Weber è diventata il simbolo dei tanti tedeschi che vivono ogni giorno la condizione di pendolari sui treni. Lo è diventata dopo che Sara, la figlia della signora Weber, giornalista di Monaco di Baviera, ha postato una foto della sciarpa sui social e ottenendo 23.000 like e quasi 400 commenti, nel giro di pochi giorni, nonché richieste di interviste da parte dei media locali e internazionali.

Molti hanno elogiato la creatività di Claudia Weber, mentre altri sono intervenuti con le proprie idee, come una tombola per pendolari.

“È diventato un po’ una leggenda metropolitana che i tedeschi siano sempre in orario e i treni in Germania viaggino in orario, ma non è sempre vero”, ha detto, riflettendo sul perché il post ha avuto un’eco con così tante persone. Infatti, le voci critiche nei confronti della Deutsche Bahn, la compagnia ferroviaria tedesca che gestisce il treno di Claudia Weber, sono aumentate negli ultimi anni.

Gli esperti hanno messo in guardia per anni sull’invecchiamento delle infrastrutture in Germania e ritardi e superamenti dei costi in progetti giganteschi hanno danneggiato la reputazione di efficienza del paese. 

La sua storia l’ha raccontata persino il New York Times. Da parte sua, la signora Weber prende il treno Monaco-Moosburg da 25 anni e non ha intenzione di fermarsi. Ha pensato di guidare, ha detto, ma ha calcolato che la cosa non le farebbe risparmiare né tempo né denaro. “So che mi stavo lamentando, ma sono ancora grata di avere quel servizio”, ha aggiunto. La signora ha cominciato la lavorazione di una nuova sciarpa.

Vedi: La signora Weber e la sciarpa del pendolare frustrato
Fonte: estero agi


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