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La maggioranza deve trovare un accordo sulla riforma dell'abuso d'ufficio

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AGI – L’opposizione canta vittoria sulla desecretazione degli atti del Comitato tecnico scientifico – anche se mancano i verbali relativi alla mancata zona rossa in Val Seriana – che sono stati diffusi oggi dalla fondazione Einaudi.

Il 7 marzo scorso il Cts propose al governo di “adottare due livelli di misure di contenimento: uno nei territori in cui si è osservata maggiore diffusione del virus, l’altro sul territorio nazionale”. Si decise di optare per il lockdown nazionale. Termina così un braccio di ferro sulla diffusione degli atti, anche se i ministri interessati erano – secondo quanto si apprende – per la linea di trasparenza.

Nei giorni scorsi, tramite l’Avvocatura dello Stato, l’esecutivo aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio che aveva accolto l’istanza della Fondazione Einaudi per ottenere l’accesso a quegli atti. Le forze dell’opposizione hanno accusato della mossa del governo il premier Conte anche se c’è chi sostiene che il presidente del Consiglio non avrebbe voluto alzare il muro, nella maggioranza c’è chi sostiene che a spingere sia stata la struttura di palazzo Chigi.

In ogni caso alla vigilia del Cdm che dovrà dare il via libera al nuovo Dpcm illustrato dal ministro Speranza nell’Aula del Senato anche le forze politiche che sostengono il governo esprimono soddisfazione per la desecretazione degli atti, anche se molti esponenti giallo-rossi non nascondono una certa irritazione per il ruolo dei tecnici che rimarranno al fianco dell’esecutivo fino a fine anno.

C’è l’accordo sul Dl Agosto

La giornata di ieri ha registrato poi la quadra dell’esecutivo sul dl agosto. Soddisfatto il Pd, anche per Italia viva si è giunti ad un buon compromesso e un giudizio positivo arriva pure dal Movimento 5 stelle, anche se il ministro Catalfo avrebbe voluto il blocco dei licenziamenti fino a fine anno. Si lavora ora sulle coperture e resta sul tavolo il nodo sul bonus consumi ma nel Cdm di oggi – che dovrebbe dare il via libera alla riforma del Csm e nominare il nuovo prefetto di Roma – arriverà il via libera ad un provvedimento sul quale il governo stava lavorando da giorni.

L’Europa attende questo provvedimento, non possiamo attendere molto, e’ necessario trovare una sintesi: ieri, con questa premessa, il premier Giuseppe Conte ha presieduto il vertice sul dl semplificazioni, vestendo anche i panni dell’avvocato e – riferiscono i partecipanti all’incontro – facendo presente che l’80% delle cause per abuso d’ufficio finiscono in un vicolo cieco.

Il fatto è che il Movimento 5 stelle e Leu, pur essendo d’accordo sulle norme legate all’abuso di ufficio, vorrebbero maggiori controlli sui ‘paletti’ per preservare l’ambiente e stringere le maglie sulle deroghe. Mentre il Pd e Iv che pur ritengono il testo un buon punto di equilibrio puntano a rendere l’iter degli appalti ancor più veloce.

Il presidente del Consiglio è al lavoro sulla mediazione e potrebbe aprire alle richieste di modifica da parte dei pentastellati e di Leu. Gli emendamenti presentati sono 2.889, di cui 1.400 provenienti proprio dalla maggioranza. M5S ne ha depositati 397, il Pd 360, Iv 288, Leu 242 e Autonomie 80, mentre dalle opposizioni sono arrivate 410 proposte di modifiche da parte della Lega, 595 da Fi, 300 da Fdi.

L’esame in Commissione comincerà il 24 agosto ma il presidente del Consiglio insiste – riferiscono fonti parlamentari – affinché il provvedimento sia pronto agli inizi di settembre per essere inviato in Europa. Anche perché dopo occorrerà stringere sul ‘Recovery fund’, la partita piu’ importante per il premier, l’esecutivo e per la maggioranza.

 

Vedi: La maggioranza deve trovare un accordo sulla riforma dell'abuso d'ufficio
Fonte: politica agi


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