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La Libia è alle prese con la bomba demografica dei migranti

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Il dato ha l'aspetto di una goccia nel mare. Nell’ultima settimana, la Guardia costiera libica ha soccorso 207 migranti al largo delle coste del paese nord africano.  

Secondo quanto riferito dalla pagina Facebook ufficiale della Guardia costiera libica, 84 migranti sono stati fermati mercoledì 3 ottobre al largo delle coste di Zuwara. Tra questi, figurano 76 cittadini del Sudan, sette del Ciad e uno della Somalia.

Altri 30 migranti sono stati invece soccorsi venerdì 5 ottobre mentre si trovavano su un gommone al largo di Al-Khums. Tra i fermati figurano 25 uomini, quattro donne e un minore. I migranti appartengono a diverse nazionalità africane, mentre un’intera famiglia proviene dal Marocco.
L’agenzia di stampa Libyan CNA riferisce invece che ieri la Guardia costiera libica ha soccorso altri 93 migranti a 68 miglia a nord delle coste di Zuwara. Tra i fermati figurano cittadini provenienti da Sri Lanka (2), Sudan (24), Niger (1), Ciad (7), Bangladesh (56) ed Egitto (3).

Venti centri di detenzione

La Guardia costiera libica ha soccorso in mare circa 10 mila rifugiati dall’inizio dell’anno, mentre le Nazioni Unite sono a conoscenza di 20 centri di detenzione ufficiali, controllati dal Governo di Accordo Nazionale libico, dove attualmente vivono tra le 8.000 e le 10.000 persone.

Le sanzioni dell'Onu

A giugno, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto sanzioni contro Abd al-Rahman al-Milad, direttore della Guardia costiera di Zawiya, accusato di essere un trafficante di esseri umani e di fermare soltanto i migranti inviati in Europa dalle organizzazioni rivali. L’Onu ha sanzionato anche altri cinque trafficanti di esseri umani attivi nel paese, tra cui altri tre cittadini libici e due eritrei, accusati di guidare alcune reti criminali e milizie che sfruttano i migranti provenienti dall’Africa sub sahariana, diretti in Europa. 

Sette rotte per 700 mila disperati

Il dipartimento libico per la lotta alla migrazione illegale (DCIM) nella città sud orientale di Kufra ha fatto sapere che esistono al momento sette rotte principali per i migranti che giungono in Libia da altri paesi africani, diretti sulle coste italiane, di cui cinque passano dal Sudan e due da Niger e Ciad.

Secondo l’aggiornamento pubblicato la scorsa settimana del rapporto periodico sulla Libia, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim)  conta almeno 669.176 migranti presenti in Libia, distribuiti in 554 su 667 comunità del paese.

Il 93% dei migranti sono maschi, 91% adulti, (l’88% uomini e il 12% donne) e tra i minori il 35% non è accompagnato.

Il 65% di queste persone proviene dall’Africa sub-sahariana, il 29% è nordafricano e il 6% proviene da Paesi asiatici o del Medio Oriente. Tra quelIi che si muovono all'intreno dell'Africa, il 19% proviene dal Niger, il 14% dall'Egitto, il 14% dal Ciad, il 12% dal Sudan e il 10% dalla Nigeria. 

Il 22% si trova nella provincia di Tripoli, il 12% in quella di Misurata e il 10% ad Agedabia. Il 78% di queste persone vive in abitazioni in affitto pagate in proprio o da altri, il 6% abita in campi abusivi.

Vedi: La Libia è alle prese con la bomba demografica dei migranti
Fonte: estero agi


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