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La Francia entra nella terza fase dell'epidemia e chiude tutto

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La Francia è entrata ufficialmente nel terzo stadio dell’epidemia di Covid-19. Lo ha annunciato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. In 72 ore – ha spiegato – il numero dei contagiati è raddoppiato superando i 4.500 casi con 91 morti nel Paese. Oltre 830 nuovi casi di contagi sono stati confermati nelle ultime 24 ore. 

Il premier francese, Edouard Philippe, ha annunciato la chiusura dalla mezzanotte di bar, ristoranti e tutti i negozi non essenziali. Resta confermato il primo turno delle elezioni di domenica. Il primo ministro ha invitato i francesi invitando i francesi ad una “maggiore disciplina” di fronte alla pandemia di coronavirus. Restano aperti i negozi di alimentari, le farmacie, le banche, i tabaccai e i distributori di benzina.

“Siamo all’inizio della fase di accelerazione del virus. Le misure varate servono a frenarlo” ha spiegato a Tf1 il primo ministro Edouard Philippe, che si è difeso dalle critiche sulla decisione di andare alle urne tra due giorni: su base scientifica, ha detto, “andare a votare per rinnovare i sindaci non e’ piu’ pericoloso di andare a fare la spesa”, confermando anche il secondo turno del 22 marzo.

Sul piano diplomatico, in un colloquio telefonico con il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, Macron ha proposto di valutare nei prossimi giorni l’attuazione di controlli rafforzati all’interno dello spazio Schengen, fino alla chiusura per le zone a rischio. Una proposta, ha sottolineato l’Eliseo, tesa a “evitare provvedimenti non coordinati”, come quelli attuati da paesi che hanno già deciso di chiudere o controllare i confini con diversi vicini europei, “in violazione delle regole comunitarie”. 

Macron ha anche concordato con il presidente Usa Donald Trump di riunire in videoconferenza i leader del G7 lunedì prossimo per discutere di vaccini e crisi economica. Philippe ha dal canto suo deplorato la “tentazione di ripiego nazionalista” di alcuni paesi, sottolineando che “il virus non si ferma ai confini, motivo per cui serve maggior coordinamento”. Seppur non ancora ufficialmente dichiarata la fase 3 dell’epidemia, in Francia le scuole chiuderanno a partire da lunedì “per tutto il tempo necessario”.

Da oggi sono vietati i raduni di più di 100 persone su tutto il territorio nazionale – 50 nel focolaio principale del Basso Reno – mentre le attività ministeriali e degli uffici pubblici vengono ridotte al servizio minimo che potrebbe anche prevedere la chiusura totale agli utenti. È stata anche ordinata la chiusura di Louvre, Tour Eiffel, castello di Versailles da questa sera e di Disneyland Paris, dal 15 marzo. La Ligue de Football Professionnel (Lfp) della Francia ha deciso all’unanimità la sospensione immediata e “fino a nuovo avviso” dei campionati di calcio Ligue 1 e Ligue 2, seguendo l’esempio del calcio italiano e spagnolo.

Il direttore generale degli ospedali di Parigi ha annunciato che 56 membri del personale sanitario sono risultati positivi al contagio da nuovo coronavirus, ma nel 60% dei casi e’ stato contagiato fuori dal luogo di lavoro. Contagiata dal Covid-19 anche una comunità di 8 religiose della congregazione di Maria Madre della Riconciliazione a Rochercorbon, nella regione di Indre e Loira, di cui due sono ricoverate all’ospedale di Tours.

Cresce, inoltre, la preoccupazione per le ripercussioni del virus sull’economia e sul lavoro, come conseguenza del rallentamento delle attività in diversi settori, a cominciare dal turismo. La compagnia di bandiera Air France sta valutando il passaggio al regime di disoccupazione parziale dei suoi dipendenti e il congelamento degli stipendi degli alti dirigenti per far fronte a una “crisi di vasta entità”.

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Fonte: estero agi


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