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In aumento i contagi tra i bimbi, ma "la malattia resta non grave"

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AGI – I casi di coronavirus sono aumentati tra i bambini ma “per i più piccoli il Covid resta una patologia non grave“. Lo assicura Andrea Campana, primario del reparto di pediatria multispecialistica del Bambino Gesù, sede di Palidoro oggi centro Covid. Campana tiene a smorzare l’allarme circolato di recente su un aumento di casi di bambini in rianimazione con complicanze: “I dati che abbiamo mostrano un aumento di contagi tra i bambini con una chiara impennata nella seconda ondata – spiega all’AGI – ma si è anche abbassata la durata della degenza”. E questo “perché abbiamo capito come gestire la malattia in tempi rapidi. Oggi dimettiamo anche bambini positivi e in alcuni casi paucisintomatici, facendoli appoggiare in strutture alberghiere messe a disposizione dalla Regione Lazio se serve”.

Lieve l’aumento dei casi di “sindrome multi-infiammatoria sistemica, la cosiddetta Mis-c, quella che all’inizio fu confusa con la sindrome di Kawasaki, per intenderci”, osserva ancora Campana. “Ne abbiamo avuti 4 a marzo e 7 dal primo settembre al 31 dicembre scorsi”. Questi bambini “in genere restano in rianimazione una decina di giorni perchè hanno bisogno di essere monitorati con attenzione visto il possibile interessamento dei vari organi; e anche per poter somministrare la terapia in un ambiente super controllato”, spiega il professore che aggiunge: “Vengono poi dimessi con follow up successivi”. Purtroppo “non esistono fattori noti, né cause predisponenti. La sindrome è del tutto imprevedibile e non si può prevenire. Tuttavia ora, conoscendola, va assolutamente riconosciuta per tempo e trattata adeguatamente”. Ci sono stati “casi finiti male negli Stati Uniti e a Londra, ma mai qui. E ora, rispetto ai primi mesi della pandemia, sappiamo tutti come gestire meglio i casi”, fa sapere il responsabile di pediatria di Palidoro.

Al centro Covid del Bambino Gesù solo due bambini ad oggi sono finiti in rianimazione per gravi complicanze diverse dalla Mis-c ma entrambi avevano un quadro complesso: “Uno è affetto da fibromialgia e l’altro ha una disabilità respiratoria grave. Ma entrambi ne sono usciti benissimo”. Per Campana, dunque, non sono tanto in aumento i casi gravi tra i bimbi, quanto il fatto che “vengono ospedalizzati perlopiù i bambini con quadro significativo. Moltissimi di quelli che arrivano in pronto soccorso con pochi sintomi e deboli vengono mandati a casa. E devo dire che nessuno dei nostri pazienti ci impegna molto”. Campana lo sottolinea ancora una volta: “Nulla è cambiato negli ultimi mesi: il Covid resta una patologia non grave per i bambini”. 

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Fonte: cronaca agi


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