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di Lorenzo Lavacca
Match di fuoco, derby e sorprese. È quello che ci si aspetta nella giornata di campionato corrente, con il primo calcio d’inizio che avverrà nel pomeriggio di venerdì 18, alle 18:45 e che passando per match pirotecnici come quello dell’Olimpico, dove si giocherà il 194° derby della Capitale, si concluderà domenica sera con il posticipo delle 20:45, prima di dare spazio agli impegni delle Nazionali come quello degli Azzurri, che in 10 giorni si giocheranno tutte le loro chance di poter andare al mondiale.
Come già detto, il primo fischio d’inizio sarà Sassuolo-Spezia delle ore 18:45, mentre in serata alle ore 20:45 si giocherà Genoa-Torino. Inutile dire che per grifone e toro questa e le prossime partite saranno tutte delle finali per cercare di uscire dall’incubo della zona retrocessione prima che esso diventi una drammatica realtà.
Domani, invece, giocheranno le prime tre della classe: il Napoli affronta al Maradona l’Udinese (ore 15:00) che ha ricominciato a far punti anche contro le grandi, come testimoniano i pareggi contro Roma, Milan e Lazio; l’Inter ospita a San Siro la Fiorentina (ore 18:00) dopo la cocente delusione di domenica scorsa contro il Torino; il Milan, capolista del campionato, andrà a Cagliari (ore 20:45) con l’obiettivo di far punti e organizzare la fuga verso lo Scudetto.
Nella giornata di domenica, spazio a tutte le altre partite: Venezia-Samp è il lunch-match delle 12:30, sul piatto tre punti pesanti dal sapore di salvezza; alle ore 15:00 giocheranno Empoli-Verona e Juventus-Salernitana, coi bianconeri che dovranno subito scacciare via i fantasmi di Champions e mettersi in carreggiata per il piazzamento in zona Champions; alle 18:00, poi, il tanto atteso derby tra Roma e Lazio, dove vincere si tradurrebbe a priori in un bilancio della stagione positivo, al di là dell’importanza che tale partita avrà sul piazzamento europeo delle due squadre; per concludere, ore 20:45, si giocherà Bologna-Atalanta, in cui la banda di Gasperini proverà a tutti i costi a vincerla dal momento che i suoi uomini non vincono una partita in Serie A da quasi un mese.
