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Il “capolavoro sconosciuto” di Caravaggio debutta in mostra a Palazzo Chigi

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Svelato al pubblico dopo un attento restauro e a ben 70 anni di distanza dall’ultima esposizione, “La presa di Cristo” di Caravaggio è protagonista di una mostra a Palazzo Chigi ad Ariccia, visitabile dal 14 ottobre al 14 gennaio 2024.

Il minuzioso restauro e le scrupolose indagini diagnostiche sul capolavoro “sconosciuto” di Caravaggio, la Presa di Cristo, si sono finalmente conclusi. Per mostrare pubblicamente questo gioiello – ricomparso nel 2003, è stato protagonista di alterne vicende, incluso un rocambolesco furto –, dal 14 ottobre al 14 gennaio 2024, Palazzo Chigi ad Ariccia ospita il progetto espositivo Caravaggio. La presa di Cristo dalla Collezione Ruffo.

IL DIPINTO “SVELATO” DI CARAVAGGIO

Si tratta della prima volta in oltre 70 anni che il dipinto viene presentato al pubblico. La sua prima (e ultima) esposizione risale infatti al 1951, in occasione della storica Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi che si svolse presso il Palazzo Reale di Milano, a cura di Roberto Longhi. In quell’occasione l’opera mostrava sulla sua superficie segni di sporco e varie ridipinture, rimossi dal recente restauro. Sulla tela l’artista ha raffigurato l’episodio della cattura di Cristo nell’orto tratta dal racconto della Passione. Si tratta di una delle composizioni più intense e ricche di pathos dell’attività romana di Caravaggio, nota fino a questo momento attraverso le numerose copie e i presunti (e smentiti) originali.

LA MOSTRA DI CARAVAGGIO A PALAZZO CHIGI

A cura di Francesco Petrucci, la mostra si articola attorno al dipinto, che fa parte della collezione Ruffo di Calabria, ritrovata da Roberto Longhi nel 1943. Esiste anche un’altra versione autografa dell’opera: proveniente dalla Compagnia dei Gesuiti di Dublino, è conservata in deposito presso la National Gallery of Ireland dal 1993. Al fianco del capolavoro, una serie di opere di altri maestri fa luce sulla storia del tema iconografico: ad esempio la Presa di Cristo del Cavalier d’Arpino, seguito da un dipinto rinascimentale attribuito a Giorgione e raffigurante il medesimo soggetto. Infine, la sala quadrata ospita le copie contemporanee tratte da dipinti celebri dell’artista. Dopo il debutto ad Ariccia, la mostra verrà ospitata successivamente a Napoli.

[Immagine in apertura: Caravaggio, Presa di Cristo, collezione privata]

 

Fonte: https://arte.sky.it/