Type to search

I ribelli dell'ambiente che bloccano Londra

Share

Si chiamano Extinction Rebellion e sono un gruppo di attivisti che stanno riuscendo a bloccare Londra per protestare e sensibilizzare l’opinione pubblica circa i problemi legati all’inquinamento. Una protesta ben organizzata e che non accenna a placarsi nemmeno dopo l’arresto di Cathy Eastburn, Mark Ovland e Luke Watson, rei di aver bloccato per protesta un treno alla stazione di Canary Wharf .

Ai tre è stata negata la possibilità di tornare in libertà su cauzione in attesa del processo di maggio, e allora il gruppo ha scelto di intensificare le azioni prendendo di mira l’aeroporto di Heathrow. Le motivazioni della battaglia sono semplici e le rivela un portavoce del gruppo al Guardian: “Nessuno può dire di non sapere nulla sulla crisi del clima”. Il principio vale anche per le richieste, sintentizzabili un una sola:  un intervento significativo da parte del governo.

Emma va alla guerra

Il segretario all’ambiente, Michael Gove, ha dichiarato in un’intervista a The One Show della BBC One che il governo ha “ricevuto il messaggio” dai manifestanti, invitando anche Extinction Rebellion a Parliament Square per discutere della crisi.

“Conosco una o due persone coinvolte nell’organizzazione – ha detto Gove – Abbiamo parlato in passato e parleremo in futuro. Penso che alcune delle cose che alcune manifestazioni siano state esagerate ma è legittimo che richiedano che gli impegni in agenda riguardo i problemi legati al clima aumentino”.

Una pace al momento che pare lontana dal giungere: il gruppo di protesta durante la settimana ha non solo messo sotto scacco l’intera città di Londra, bloccando quattro snodi fondamentali della city (Marble Arch, Parliament Square, Oxford Circus e Waterloo Bridge), ma attirato anche l’attenzione di Emma Thompson, l’attrice britannica due volte premio Oscar, che si è unita alla battaglia tornando in Inghilterra da Los Angeles.

“Volevo assolutamente essere arrestata per il mio sessantesimo compleanno, – ha dichiarato la Thompson in un video di sostegno ricondiviso dal gruppo sulla pagina Facebook ufficiale – ma non ci sono riuscita”.

Numerosi sono stati comunque gli arresti in questi giorni. Si parla di almeno 500 persone fermate. Nonostante ciò e nonostante il segretario agli Affari Interni Sajid Javid abbia raccomandato il pugno di ferro contro i manifestanti, il clima non sembra teso e, tra schitarrate e distribuzione di cibo gratis, la protesta sembra sortire gli effetti desiderati: attirare l’attenzione su un problema di primaria importanza senza registrare scontri violenti.

Il prossimo passo consisterà certamente nel sedersi al tavolo con le amministrazioni per concordare il da farsi, anche se si intuisce che se da un lato la battaglia va condotta seduti al tavolo della politica, dall’altra lo scopo è una più vasta sensibilizzazione dei cittadini.

Vedi: I ribelli dell'ambiente che bloccano Londra
Fonte: estero agi


Tags:

You Might also Like