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Haiti: missionari Redentoristi, rapite 3 suore

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“Pregare per la pace e per fermare la violenza nel Paese dove gruppi criminali seminano terrore e panico tra la gente”. E’ quanto chiede a gran voce padre Renold Antoine, missionario Redentorista (CSsR) in Haiti che riferisce del rapimento di tre suore della Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cluny lo scorso 5 marzo.
Il 24 gennaio scorso, si legge su Fides, la Chiesa di Haiti aveva indetto una Giornata di preghiera per la liberazione di tutte le persone rapite. “La situazione è degenerata. Per molti la causa risale alla caparbietà e al dilettantismo di coloro che sono al potere politico e non fermano la violenza dei gruppi fuori legge. Questa situazione ha peggiorato la povertà e i problemi sanitari in questo paese che era già il più povero dell’emisfero occidentale”. “Noi come Redentoristi – conclude padre Renold – invitiamo, ancora una volta, coloro che detengono il potere politico e le figure politiche sia al potere che all’opposizione, a fare ciò che è necessario per fermare la violenza e cercare una soluzione duratura per far uscire il Paese da questa terribile crisi. Chiediamo alla comunità internazionale di agire perché la situazione è estremamente grave”.
“Facciamo appello anche alla coscienza di tutti, perché è giunto il momento di alzarsi e dire NO a questa realtà nella quale ci ritroviamo da tanti anni. Non possiamo accontentarci del nostro benessere individuale a scapito di quello collettivo. Dobbiamo rifiutarci di essere complici delle atrocità che persone malvagie stanno commettendo contro il nostro popolo. Siamo tutti legati e condannati a vivere insieme in questa terra di libertà. Haiti è nostra. Insieme, uniamoci per cambiare questo orribile paradigma. Diciamo piuttosto SI alla vita, al progresso, al benessere collettivo, alla pace e alla sicurezza per tutti”. (AGI)
ELI