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Google Maps corre in aiuto dei tassisti su moto nelle città africane

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Sfrecciano a tutte le ore del giorno e della notte. Sbucano da stradine sterrate e si infilano in passaggi stretti, attraversano incroci contro-mano, tagliano la strada, sono i moto-taxi. Si tratta di quei mezzi di trasporto pubblico che in tanti paesi africani riescono per pochi spiccioli a portare clienti nei più remoti angoli delle capitali affogate dal boom dell’urbanizzazione o nei villaggi dell’interno. Da lunedì scorso gli infaticabili e audaci moto-tassisti africani possono avvalersi di una nuova modalità di navigazione lanciata da Google Maps che li assisterà curva dopo curva, scorciatoia dopo scorciatoia. 

L'azienda di Mountain View ha lanciato la funzionalità della modalità moto su Google Maps lunedì 15 ottobre in Kenya, una prima in Africa. La nuova modalità di routing offre navigazione turn-by-turn, evita strade con restrizioni, suggerisce percorsi e scorciatoie più efficienti e mostra tempi di arrivo precisi. Questo sistema è stato introdotto per la prima volta in India, lo scorso anno, ed è attualmente disponibile in altri paesi asiatici come Vietnam e Tailandia, dove l'uso delle motociclette è molto diffuso. 

Google ha anche annunciato che lancerà il servizio Street View in Kenya, consentendo a residenti e turisti di esplorare fino a 9.500 chilometri di strade.

Muoversi nelle città africane come Nairobi può essere impegnativo date le infrastrutture carenti, l’inesistenza di indirizzi stradali, l'assenza di trasporti pubblici affidabili e l'aumento dell'urbanizzazione che sta alimentando la congestione. Come tale, i moto-taxi, conosciuti in Kenya come boda bodas, sono aumentati a dismisura negli ultimi anni tanto che Google ha stimato come oltre un milione di keniani usino le moto quale mezzo di trasporto preferito. L'afflusso di motocicli a basso costo da parte dei produttori indiani e la disponibilità di facili soluzioni di finanziamento e manutenzione sono altri motivi che hanno portato alla crescita del mercato delle due ruote in tutta l'Africa.

La crescita nell’uso delle due ruote in Africa è stato notato anche da servizi come Uber e Taxify, che hanno personalizzato i loro prodotti per consentire ai clienti di chiamare un mototaxi a Nairobi o un tuk-tuk a tre ruote a Mombasa. Oltre ad essere veloci, queste sono solitamente opzioni più economiche rispetto ai classici taxi. Gli sforzi di Google in Africa sono decisamente in crescita se si considera come nel mese di aprile di quest’anno, la società abbia annunciato il lancio di Google Go in Africa, un'app mirata a bypassare problemi nella velocità di connessione. Il gigante californiano ha inoltre introdotto YouTube Go in Nigeria e Sud Africa, una versione "offline first" della piattaforma di streaming video, che consente agli utenti di visualizzare in anteprima e scaricare video, anziché eseguire lo streaming, risparmiando essenzialmente sui costi dei dati.

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Fonte: estero agi


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