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GLI ANZIANI COME SCARTI: NESSUNO NE PARLA IN CAMPAGNA ELETTORALE

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Sono 14 milioni gli over 65 in Italia. Ma i politici se ne tengono alla larga perché, come dice mons. Paglia nella prefazione al nuovo libro del Papa, “sono un peso troppo alto per una società impoverita”

Fabrizio Mastrofini

In campagna elettorale non c’è verso di parlare degli anziani. Eppure votano. Eppure si tratta del 22% della popolazione. In Italia gli uomini e le donne sopra i 65 anni sono 14 milioni. Un “popolo” come si affanna a ripetere mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e coordinatore della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e che ha messo a punto un progetto di legge-quadro da presentare in Parlamento. Peccato però che il governo Draghi sia caduto. E gli anziani scompaiono dalla campagna elettorale. Situazione paradossale se neppure il Papa riesce a scuotere l’attenzione. Due giorni fa Solferino Libri insieme con la Libreria Editrice Vaticana ha pubblicato i testi delle 18 catechesi di Papa Francesco al tema degli anziani e della vecchiaia. 18 catechesi (titolo: La vita lunga. Lezioni sulla vecchiaia”) da febbraio ad agosto, ora tutte insieme in un libro preparato a tempo di record, in edicola ovunque, e con una corposa prefazione dello stesso mons. Paglia.
E tutto tace sui canali televisivi e sui giornali – tranne Corriere della Sera, Avvenire e Osservatore Romano e un passaggio di mons. Paglia a UnoMattina – per affrontare o, che so, almeno sfiorare un elettorato ampio e significativo, che si presume stanco di promesse e desideroso di soluzioni concrete. La politica potrà darle? Nella Bibbia – dove pure la politica ha la sua parte tra eserciti, re, battaglie e sommovimenti sociali su base religiosa – la vecchiaia era considerata una benedizione. Oggi non solo una lunga vita non è considerata una benedizione, ma viene ritenuta un naufragio. Una convinzione ben radicata tanto da poter dire che il peggior nemico della vecchiaia è l’idea che ne abbiamo; appunto, un naufragio. Per lo meno da come tanto spesso si vedono gli anziani, i quali vengono quasi penalizzati per vivere troppo a lungo, o comunque considerati un peso per la spesa sanitaria o pensionistica. «Come se gli anziani togliessero spazio alle giovani generazioni; aumentassero la spesa per la salute perché disabili; non stessero al passo con i tempi. Insomma, un peso troppo alto per una società impoverita», scrive mons. Paglia nella prefazione al libro con le catechesi di Papa Francesco. La politica italiana dovrebbe cogliere la sfida raccolta da Papa Francesco, che allarga il campo di azione. Per la Chiesa, gli anziani non soltanto la più ristretta categoria delle nonne e i nonni. Sono un popolo più ampio: l’allungamento della vita media ad oltre 80 per gli uomini, 90 circa per le donne, comporta la necessità di un pensiero sulla vecchiaia; cosa devono fare nelle loro giornate, di quali risorse sanitarie hanno bisogno, di quali attenzioni e cosa ancora possono dare a tutta la società e non solo alle rispettive famiglie? Non sarebbe interessante parlarne sempre, ma intanto a cominciare da questa campagna elettorale? Ancora mons. Paglia nota come «c’è bisogno di un supplemento di pensiero, di uno scatto morale, di una nuova cultura politica sulla vecchiaia e di una rinnovata riflessione anche religiosa perché si disegni una società rispettosa della “terza età” e delle altre stagioni della vita».
Ma andiamo nel concreto. Abbiamo oltre 14 milioni di persone over 65 anni. Tra questi sono 6,9 milioni gli 75, tra cui 2,7 che presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni. Inoltre 1,3 milioni di over 75, sul totale di 6,9 milioni, pari al 18,8%, dichiarano di non ricevere aiuto adeguato in relazione ai bisogni della vita quotidiana e alle necessità di tutti i giorni. In 638.913 vivono in abitazione da soli o molto spesso con un coniuge comunque anziano (372.735) e 92.620 over 75 soli sono collocati nella fascia di reddito più bassa (che al massimo raggiunge i 650 euro mensili). E sono dati Istat.
La rivoluzione copernicana prevista dalla Commissione governativa con il progetto di legge-quadro, punta sull’assistenza domiciliare, con una rete di servizi, integrando quello che fanno le Rsa (che coprono 200mila anziani, una goccia nel mare!), consentendo alle persone di vivere a casa loro però meglio. Non è un tema sociale di cui parlare sempre? Invece addirittura in campagna elettorale dobbiamo seguire i politici nelle loro arzigogolazioni azzeccagarbugliesche con soluzioni puramente di fantasia a temi che non interessano nessuno e non si parla affatto dei problemi della vita vera. Consoliamoci con la lettura delle catechesi di Papa Francesco ed estriamo una perla di saggezza dall’ultima: «Sì, cari fratelli e sorelle, specialmente voi anziani, il meglio della vita è ancora tutto da vedere; “Ma siamo vecchi, cosa dobbiamo vedere in più?” Il meglio, perché il meglio della vita è ancora tutto da vedere». Invece il peggio (politica, disinteresse) lo abbiamo sotto il naso tutti i giorni

Fonte: Il Riformista