Il colosso tedesco del software SAP eliminerà diverse misure di inclusione e diversità per conformarsi alle decisioni dell’amministrazione Trump. Lo ha dichiarato un portavoce dell’azienda all’AFP, confermando le notizie pubblicate dalla stampa tedesca. Secondo un’e-mail interna visionata dal quotidiano Handelsblatt, SAP, ad esempio, abbandonerà l’obiettivo di raggiungere il 40% di dipendenti donne. Negli Stati Uniti, dove SAP impiega 17.000 persone, pari al 16% della sua forza lavoro, e ha generato quasi un terzo del suo fatturato nel 2024, non saranno più applicate quote rosa per le posizioni dirigenziali.
Inoltre, l’azienda con sede a Walldorf non terrà più conto della diversità di genere come criterio per la remunerazione del suo consiglio di amministrazione. Anche il dipartimento dedicato alla diversità e all’inclusione perderà la sua autonomia e verrà accorpato a un altro. In una dichiarazione rilasciata venerdì, il gruppo, quotato all’indice Dax della Borsa di Francoforte, “si impegna a creare un ambiente di lavoro inclusivo” e “nel pieno rispetto dei requisiti legali di ogni Paese in cui opera”.
Nel suo primo giorno alla Casa Bianca, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che mette al bando i programmi “DEI” (Diversità, Equità e Inclusione) che promuovono le pari opportunità e minaccia di fare causa alle aziende, sia americane che straniere, che continuano ad applicarle. Secondo la Camera di commercio e dell’industria tedesca (DIHK), diverse aziende tedesche hanno ricevuto lettere dall’ambasciata statunitense in merito a questa questione. SAP è uno dei primi grandi gruppi tedeschi a invertire apertamente la propria politica di inclusività. Ad aprile, anche T-Mobile, la filiale statunitense dell’operatore di telefonia mobile Deutsche Telekom, si è impegnata ad abbandonare in larga parte le sue misure DEI. (AGI)
MGM