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Fatto il primo passo nella separazione tra Autostrade e i Benetton 

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AGI – Procede spedito il processo di separazione tra il gruppo Benetton e Autostrade per l’Italia. Oggi il Cda di Atlantia ha costituito una nuova società all’interno della quale finirà l’88% della controllata. Il gruppo guidato da Carlo Bertazzo tuttavia non ha escluso l’altra ipotesi, messa sul tavolo del governo lo scorso 4 agosto, ovvero la vendita diretta dell’intera quota dell’88%, opzione che “permane quale alternativa all’operazione di scissione”. 

La nuova società si chiama  Autostrade Concessioni e Costruzioni 

 La newco, che in un secondo momento verrà quotata in Borsa, si chiama Autostrade Concessioni e Costruzioni spa mentre l’operazione e il progetto di scissione saranno sottoposti ad approvazione di un successivo Consiglio di amministrazione di Atlantia. “Le interlocuzioni per un eventuale accordo sono in via di definizione, il concedente ha illustrato l’operazione di riassetto societario con il coinvolgimento di Cdp a cui, a condizioni di mercato, verrebbe trasferito il controllo di Autostrade per Italia”, ha dichiarato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione in commissione parlamentare di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti. 
La strada intrapresa da Atlantia, quella della scissione appunto, fa parte della trattativa che il gruppo sta portando avanti con Cdp e prevede un iniziale conferimento del 70% di Aspi nella newco, un successivo aumento di capitale da 6 miliardi per far entrare nel capitale della ‘nuova’ Aspi, Cdp e altri investitori. circa 4 miliardi dei 6, verrebbero utilizzati per abbattere il debito di Autostrade mentre gli altri 2 miliardi servirebbero per rilevare la rimanente quota del 18% di Atlantia nella società. Il tutto dovrebbe concludersi a primavera 2021. Una delle questioni più spinose, oltre alla manleva, è quella del valore da dare alla concessionaria. Prima del crollo del Ponte Morandi, Autostrade veniva valutata 14,5 miliardi, oggi Cdp e Benetton stanno discutendo su un valore di 11 miliardi da dare alla società, anche se ancora non c’è unanimità di vedute. 

Il ministro Gualtieri si è detto “moderatamente ottimista” nell’accordo

Sulla questione, Gualtieri si è detto “moderatamente fiducioso che si arrivi a una soluzione positiva” e ha sottolineato che il negoziato tra Cdp e Atlantia “e’ complesso e delicato anche alla luce della circostanza che Atlantia ha proposto strutture dell’operazione alternative”. 
Il ministro ha aggiunto comunque che “la procedura di contestazione per grave inadempimento di Autostrade per l’Italia è in corso” ed è “finalizzata alla risoluzione della Convenzione Unica, avviata a seguito del crollo del cosiddetto Ponte Morandi”. La procedura di contestazione prevede anche la revoca della concessione. Per la serie, l’ascia di guerra è pronta ad essere ripresa. 

Vedi: Fatto il primo passo nella separazione tra Autostrade e i Benetton 
Fonte: economia agi


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