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Cristiano Ronaldo Ronaldo via dalla Juventus. Correa (Inter), è fatta

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Il campione portoghese ha già lasciato Torino, destinazione Manchester. Il club neroazzurro si è assicurato le prestazioni della seconda punta argentina per una cifra che si aggira intorno ai trenta milioni di euro più uno di bonus

di Antonio Pio Di Bari

Cristiano Ronaldo ha lasciato oggi, venerdì 27 agosto, Torino e la Juventus. Si è imbarcato poco dopo le 14 dall’aeroporto di Caselle su un volo privato, destinazione Manchester, sponda  City, da cui il club bianconero si attende un’offerta da un momento all’altro, confidando nel lavoro del procuratore del campione portoghese, Jorge Mendes. 

L’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, aveva già fugato ogni dubbio: “Ronaldo mi ha comunicato ieri che non vuole rimanere alla Juve – ha detto il tecnico in conferenza stampa – ecco perché stamattina non si è allenato e non sarà convocato” per la gara di campionato in programma contro l’Empoli. 

Frattanto Joaquìn Correa è ormai ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter, grazie alla trattativa intavolata a partire dall’addio di Lukaku finalizzata a fornire un’ulteriore alternativa per Simone Inzaghi nel suo parco attaccanti dopo l’arrivo di Edin Dzeko. 

Il club neroazzurro con un’operazione intelligente si assicura le prestazioni della seconda punta argentina per una cifra che si aggira intorno ai trenta milioni di euro più uno di bonus, pagabili dopo un anno grazie alla formula di prestito con obbligo di riscatto, strappando un’altra pedina a Lotito. Per questa ragione il lavoro compiuto da Beppe Marotta non è scontato, dati i rapporti fra Inter e Lazio in seguito all’addio di de Vrij a parametro zero e al più recente passaggio di Simone Inzaghi che ha terminato la sua avventura laziale scegliendo il club di Milano in questa sessione di mercato, subito dopo la partenza di Antonio Conte. 

La mossa della squadra biancoceleste in uscita però si adegua a quelle che sono le preferenze del nuovo mister Maurizio Sarri, che non prevede l’utilizzo di un attaccante leggero come Correa nel suo 4-3-3, nel quale l’argentino sarebbe stato un’ala adattata. Tuttavia la Lazio, vedendo la penuria di attaccanti neroazzurri avrebbe potuto spingere per far lievitare ulteriormente il prezzo di quello che è a tutti gli effetti un pupillo di Inzaghi, che lo ha richiesto a gran voce in un mercato condizionato più da cessioni che da acquisti. 

I tifosi neroazzurri sperano che l’operazione portata a termine possa rivelarsi differente da i colpi Nainggolan e VIdal, desiderati rispettivamente da Spalletti e Conte durante la loro esperienza come tecnici dell’Inter, che hanno però tradito le aspettative nonostante fossero stati fortemente richiesti proprio come Inzaghi ha fatto con Correa. La mossa della dirigenza del club milanese però lascia alcuni dubbi dal punto di vista tattico dato che i campioni d’Italia in carica giocano con un 3-5-2 che prevede l’utilizzo di una prima punta come fonte di riferimento, che possa far salire la squadra e finalizzare l’azione e una mezzapunta che ruoti intorno al compagno agendo come una sorta di collante tra centrocampo e attacco. Tuttavia, ad oggi con l’arrivo di Correa, l’Inter conta tre seconde punte in rosa, ovvero Sanchez e Lautaro, oltre al numero 19 appena arrivato, ma solo una prima punta di peso, quale Edin Dzeko che con i suoi trentacinque anni non può essere certo sinonimo di continuità  e garanzia per quanto riguarda la sua tenuta fisica (nonostante il valore del giocatore non si discuta), che suscita scetticismo considerando le tre competizioni da affrontare.

L’opzione per il tecnico ex Lazio sarebbe mettere Lautaro  Martinez al centro del progetto interista e responsabilizzarlo facendolo giocare come prima punta insieme a Correa o come attaccante di accompagnamento in coppia con Dzeko, con i due neoacquisti che si andrebbero ad alternare, considerando come per l’idea di gioco di Inzaghi la finalizzazione dell’attaccante ha un’importanza maggiore rispetto alla sua fisicità (comunque presente nel numero 10 interista), come si è visto da diverse stagioni con Ciro Immobile che  ha fatto non poca fatica ad adattarsi al ruolo di sacrificio che Mancini gli ha chiesto durante la spedizione azzurra. 

Non si esclude tuttavia l’arrivo di una punta che possa far rifiatare il bosniaco e che possa rendere ancora più ampia la scelta del mister, non escludendo comunque l’ipotesi di adattamento precedentemente menzionata. Il nome più ricorrente in tal senso è quello di Andrea  Belotti del Torino, anche se rimangono da considerare i problemi legati alla fine imminente del calciomercato che condizionano un’eventuale partenza del gallo a causa della difficoltà nel trovare un suo sostituto in tempi rapidi per la squadra piemontese, a meno di un’offerta irrinunciabile che però ad oggi l’Inter non è certa di poter proporre. 

Nel caso dell’arrivo dell’attaccante, sfumata ormai la pista Zapata, l’Inter andrebbe a sostituire egregiamente, anche se solo dal punto di vista numerico la partenza del suo ex numero 9, offrendo una vasta scelta al mister tra molti giocatori di medio livello dopo la partenza del top player belga,puntando a rimanere competitivi ad alti livelli, nonostante i problemi economici, scommettendo e dando fiducia al gruppo