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Coscienza collettiva: L’importanza di abolire l’esame di stato di terza media

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Nota: Confedercontribuenti ritiene che ognuno di noi, facendo parte del sistema Italia ed essendo un suo contribuente, debba avere la possibilità di discutere su alcuni temi che riguardano la società italiana. Per questo nasce Coscienza collettiva per dare uno spunto di riflessione ai lettori, che possono successivamente scrivere la propria idea all’indirizzo email che troverete alla fine di ogni articolo appartenente al format.

Editoriale di Cristaldi Stefano

Negli ultimi giorni, i dibattiti sull’istruzione si sono concentrati principalmente sull’esame di maturità, trascurando un aspetto altrettanto rilevante: l’esame di stato di terza media. È fondamentale riflettere sull’attuale valore e sulla validità di questo esame, che rappresenta un momento cruciale per gli studenti e le loro scelte future.

In passato, il diploma di terza media era un traguardo significativo, spesso rappresentando un punto di arrivo per molti studenti. In un’epoca in cui non era scontato continuare gli studi, l’esame di stato conferiva autorevolezza e attestava il livello di istruzione raggiunto. Tuttavia, i tempi sono cambiati radicalmente.

Oggi, l’istruzione continua è diventata la norma, e la società stessa promuove la necessità di un percorso educativo completo. Nessun genitore consapevole si sognerebbe di non far proseguire gli studi al proprio figlio, sia per ragioni legali che per il suo benessere futuro.

L’esame di stato di terza media, nella sua forma attuale, sembra essere poco più di una formalità. Con una commissione interna e un alto tasso di superamento, la sua funzione di valutazione oggettiva viene messa in discussione. Come preparazione alle sfide della vita, questo esame si rivela inefficace e poco rappresentativo della realtà.

D’altra parte, l’esame di stato di terza media comporta un considerevole dispendio di risorse e di tempo. Gli insegnanti spesso sono vincolati a seguire rigide tempistiche, che limitano la loro capacità di offrire consulenza e supporto personalizzato agli studenti. È fondamentale garantire un percorso di scelta consapevole per gli studenti, che devono decidere il loro percorso di studi superiori futuro durante il terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

È giunto il momento di rivedere criticamente il sistema educativo italiano e di considerare seriamente l’abolizione dell’esame di stato di terza media. Questo cambiamento libererebbe risorse preziose, che potrebbero essere meglio impiegate per offrire supporto e consulenza agli studenti nel processo decisionale per il loro percorso di studi futuro.

Ricordiamoci che in passato era previsto un esame di stato pure per il ciclo di studi elementare, ma che giustamente è stato abolito, quando la società si è resa conto dell’effettiva inutilità dello stesso.

È essenziale focalizzarsi sull’abolizione di questo esame e sulla riforma del sistema educativo italiano per adattarlo alle esigenze e alle sfide del mondo contemporaneo. Solo attraverso una valutazione accurata e un supporto personalizzato potremo offrire agli studenti le opportunità che meritano per costruire un futuro brillante.

E tu come la pensi? Facci sapere il tuo pensiero a diccilatua@quotidianocontribuenti.com