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Bancarotta e riciclaggio, sigilli a marchio dell’abbigliamento a Palermo

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Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio a Palermo: tre arresti e sequestrati due società e un negozio di abbigliamento dello storico marchio Mazzara. Su delega della procura, i finanzieri del Comando provinciale hanno eseguito gli arresti domiciliari e la misura interdittiva del divieto di esercizio di attività d’impresa per dodici mesi.

I destinatari del provvedimento cautelare sono i fratelli Vito e Vincenzo Mazzara, di 61 e 59 anni, e il ‘rampollo’ della famiglia che ha vestito generazioni di palermitani, Marco Mazzara, 27 anni, ai quali vengono contestati a vario titolo i reati di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e reimpiego di capitali illeciti.

Le indagini condotte dagli investigatori del Gruppo Tutela Mercato Capitali del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo hanno permesso di fare luce su un complesso sistema di società, cui hanno fatto riferimento nel tempo sette punti vendita nelle zone Resuttana-San Lorenzo e Politeama.

Gli indagati svuotavano ciclicamente le aziende mediante cessioni e affitti di rami d’azienda. Le società fallivano, ma l’attività di vendita al dettaglio di abbigliamento continuava con una nuova compagine appositamente costituita.

Sono tre le società fallite tra il 2015  e il 2018 che hanno accumulato un passivo fallimentare per circa 4,5 milioni di euro a danno dei fornitori e dell’Erario (nei cui confronti il debito è pari ad oltre 2 milioni di euro). Lo schema è stato replicato con due società di recente costituzione, che hanno già accumulato altri debiti pari a oltre 400 mila euro, oggetto dell’attuale provvedimento di sequestro insieme all’unico punto vendita ancora attivo nel centro di Palermo.

Fonte: cronaca agi


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