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Si parte. Sarà il Quotidiano dei Contribuenti Italiani.

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Si parte. Sarà il Quotidiano dei Contribuenti Italiani.
Si parte. Con grandi sforzi, ma con grande energia. 

Cercheremo di essere quanto più professionali e aggiornati possibile.
Sarà il Giornale dei Contribuenti Italiani, il giornale di coloro che tutti i giorni ci mettono la faccia e lavoro per fare crescere il nostro Paese. Un Paese che ci ha trattati e ci tratta male, frutto di una classe politica scollegata dal Paese.
Questo sarà il giornale che vuole descrivere l’Italia che lavora e produce, che vuole impegnarsi per una Italia migliore, che non si fa illudere dagli urlatori, da una politica non credibile, da istituzioni incapaci di svolgere il loro compito, dal sistema informativo asservito al sistema di potere di turno.
Non crediamo all’isola che non c’è e non potrà esserci, ma vogliamo credere che tantissime cose sono possibili e realizzabili.
Cambiare l’Italia è possibile, senza partigianeria e con le idee vere: ridare fiducia e opportunità alle imprese, cambiare un fisco vessatorio e iniquo, abbassare il cuneo fiscale per ridare ai lavoratori potere di spesa, organizzare una società integrata e non razzista ma con regole chiare e precise. Non fare a meno dell’Europa, ma essere decisi a cambiarla. Continuare una battaglia per cambiare il sistema bancario asservito ai poteri forti e combattere i poteri forti che, quando decidono, massacrano il sistema produttivo debole.

Noi crediamo in uno sviluppo dove la finanza ridiventi subalterna alla produzione e non il contrario.

Crediamo in un Paese dove non debbano esistere 5 milioni di poveri e dove la politica ridiventi servizio per la cosa pubblica, per ridisegnare un futuro migliore, per noi ed i nostri figli.

Scriveremo di questo e chiederemo il vostro aiuto.

Certamente avendo alle spalle una grande organizzazione che da anni è protagonista, che si chiama Confedercontribuenti, di cui mi onoro di essere il Presidente.

Sì sono certo.  Si parte e sarà il Quotidiano dei Contribuenti Italiani, senza se e senza ma.


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