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Il geneale emiratino al-Raisi accusato di torture è il nuovo capo dell'Interpol

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AGI – Il generale emiratino Ahmed Nasser al-Raisi è stato eletto nuovo presidente dell’Interpol, secondo quanto annunciato su Twitter dalla stessa agenzia.

L’alto funzionario di polizia servirà per quattro anni a Lione, in Francia. Al-Raisi è attualmente ispettore generale del ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti e ha alle spalle una carriera quarantennale.

Mr Ahmed Nasser AL RAISI of the United Arab Emirates has been elected to the post of President (4-yr term). pic.twitter.com/pJVGfJ4iqi

— INTERPOL (@INTERPOL_HQ)
November 25, 2021

Il generale è stato eletto dai rappresentanti dei 190 Paesi che fanno parte dell’Interpol in un incontro oggi in Turchia.

La nuova nomina lo rende il primo candidato mediorientale ad essere eletto presidente dalla fondazione dell’organizzazione internazionale per la lotta alla criminalità negli anni ’20.

Contro di lui, all’ultimo momento si è candidata Sarka Haurankova, della Repubblica Ceca, vice-presidente di Interpol per l’Europa. Sull’integrità della figura di al-Raisi, però, nelle scorse settimane sono stati sollevati parecchi dubbi.

Contro di lui perché sono state presentate denunce penali in cinque Paesi, tra cui la Francia, dove ha sede l’Interpol, e la Turchia, dove si sono svolte le elezioni.

Raisi è infatti accusato di torture e detenzione arbitraria da parte di due uomini, Matthew Hedges, dottorando britannico imprigionato negli Emirati Arabi nel 2018 con l’accusa di spionaggio, e Ali Issa Ahmad, tifoso di calcio arrestato nel 2019 perché indossava una maglietta del Qatar.

I due sono rimasti in cella rispettivamente per sette mesi e due settimane e dicono di aver subito violenze fisiche. Hedges e Ahmad accusano al-Raisi di avere avuto un ruolo di rilievo in queste violazioni.

Raisi è stato accusato anche dall’organizzazione per i diritti umani Gulf Center for Human Rights, di essere responsabile delle torture subite dal noto attivista Ahmed Mansoor, arrestato nel 2017 e condannato a dieci anni di carcere.

I timidi tentativi di contrastare la candidatura di al-Raisi non sono serviti. A giugno 35 parlamentari francesi hanno scritto a Macron per chiedere di opporsi a questa promozione.

A novembre, dei parlamentari tedeschi hanno espresso “profonda preoccupazione” per la possibilità che al-Raisi diventasse presidente dell’Interpol.

 

Source: agi


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