Queste elezioni si sono svolte con un nuovo sistema proporzionale, che pone intorno al 45% la percentuale minima necessaria per ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento, limite che nessun partito è riuscito a raggiungere. Il ministro conservatore Yorgos Yerapetritis ha sottolineato che i risultati costituiscono “un chiaro ordine” da parte della popolazione affinché Nuova Democrazia governi da sola; il che fa presagire che i greci dovranno probabilmente tornare alle urne, prevedibilmente a luglio, quando il partito più votato otterrà un premio fino a 50 seggi.
Ma prima che vengano indette le nuove elezioni, devono fallire i tre tentativi di formare un governo da parte dei leader dei partiti più votati, che otterranno, nei prossimi giorni, uno dopo l’altro l’incarico dal presidente del Paese. Queste elezioni sono state le prime negli ultimi tredici anni che la Grecia tiene senza essere sotto la stretta supervisione economica dell’Unione Europea