Chi sono i filosofi e perché fanno filosofia?


Talete cade nel pozzo
Un celebre aneddoto riportato da diverse fonti racconta che un giorno Talete, il primo filosofo, stesse camminando in campagna e guardando il cielo, presumibilmente per studiare le stelle, da valente astronomo qual era. Distratto dagli astri e col naso all’insù, Talete cadde in un pozzo. L’aneddoto riporta che una servetta di Tracia, al vederlo, rise di lui. Talete, distratto dal cielo, non guardava neanche dove metteva i piedi! Come scrive Platone: «si affannava a conoscere le cose del cielo e si lasciava sfuggire quelle che aveva tra i piedi» (Teeteto, 147a).
Curiosità
L’immagine del filosofo distratto e con la testa fra le nuvole, che non sa badare alle faccende concrete della vita quotidiana, si è conservata intatta nei secoli. La distrazione dei filosofi, ma soprattutto la vacuità e inutilità dei loro ragionamenti, è oggetto della derisione di Aristofane nella commedia Le Nuvole. Aristofane si prende gioco di Socrate raccontando di come egli passi il tempo a domandarsi cose futili o assurde, cercando, per esempio, di stabilire se le zanzare cantino con la bocca o con il deretano.
La meraviglia come origine della filosofia
Sia Platone che Aristotele scrivono che il filosofo è colui che si meraviglia del mondo. La filosofia inizia quando ci si meraviglia di ciò che ci circonda. È come se i filosofi vedessero ciò che gli altri non vedono e non vedessero ciò che gli altri vedono. Le consuetudini, i fatti della vita quotidiana, ciò che appare noto ed evidente a tutti, suscita lo stupore del filosofo. E lo stupore lo conduce a mettere in discussione il senso comune, a mettere in dubbio quel che agli altri sembra scontato.
La filosofia contro il senso comune
Mettere in discussione il senso comune è una specialità dei filosofi, fin dall’antichità. Socrate, per esempio, non si accontenta mai delle risposte che gli vengono date e continua a far domande finché i suoi interlocutori si accorgono che in fondo non sanno quanto credevano di sapere, che non sono più così sicuri di quel che credevano di conoscere. I cinici, da parte loro, mettono in discussione la validità delle norme sociali vivendo per strada, mangiando o masturbandosi in piazza davanti a tutti.
Parmenide
Parmenide, contro ciò che a ognuno di noi sembra evidente, afferma che il movimento e il mutamento sono mere apparenze.
Zenone
Il suo allievo Zenone, infine, sostiene, con un ragionamento inattaccabile dal punto di vista logico, che Achille piè veloce non riuscirà mai a raggiungere la tartaruga che lo precede e alla quale ha concesso un seppur lieve vantaggio.
Fonte: Istock
Un sapere fine a se stesso
Dopo aver indicato nella meraviglia l’origine del filosofare, Aristotele aggiunge un’altra caratteristica che rende la filosofia unica nel suo genere: essa «è l’unica fra le scienze a essere libera, perché è l’unica a essere fine a se stessa» (Metafisica, A, 2, 982b 25). La filosofia non serve a fare alcunché. I filosofi «ricercano il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica» (982b 20). Forse, anche in quanto passione per il sapere fine a se stesso la filosofia fu una tale novità nella cultura greca e non solo.
…ma non solo
Non bisogna credere, tuttavia, che la filosofia si occupasse esclusivamente di faccende avulse dal vivere quotidiano e concreto. Platone è un ottimo esempio di come la filosofia fosse grandemente interessata alle dinamiche e alle sorti della politica e della vita pubblica, alle forme di governo e all’educazione, tutti campi nei quali la passione per il sapere non era fine a se stessa, ma doveva servire a progettare e realizzare una felice vita pubblica.
Curiosità
Sapevi che in realtà Platone si chiamava Aristocle
Sul perché gli sia stato dato il soprannome Platone ancora si discute. Platone deriva dalla parola greca Platùs che significa ampio, ma a che tipo di ampiezza ci si riferiva? Qualcuno fa riferimento all’ampiezza del suo pensiero, altri alla fronte spaziosa e altri ancora sostengono che si faccia riferimento all’ampiezza delle spalle e alla robustezza del corpo.

Fonte: https://www.studenti.it/