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Usa: legge Trump alla Camera,corsa contro il tempo

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I repubblicani possono permettersi di perdere tre voti, ammesso che i democratici siano tutti presenti e votino in modo compatto. La seduta comincia in questi minuti. Alcune voci contrarie si sono già levate nelle ultime ore. Tra queste il rappresentante del Maryland Andy Harris, che ha annunciato il suo voto contrario alle regole procedurali. Harris ha dato ragione a Elon Musk, che ha attaccato la legge di bilancio, accusando la Casa Bianca di voler aumentare il deficit federale. “Noi – ha detto Harris a Fox News – non possiamo sostenere questo deficit, dobbiamo compiere un progresso ulteriore in questo senso”. La fase procedurale in discussione alla Camera è generalmente di routine: la maggioranza vota in fretta a favore, e l’opposizione vota contro. Ma qualche defezione potrebbe rallentare la strada verso l’approvazione finale del testo. A maggio la Camera aveva approvato la prima bozza della legge, ma con un solo voto di vantaggio. All’85 per cento, il testo ora in discussione è identico a quello della prima bozza. Trump oggi incontrerà i deputati conservatori e farà capire loro che il via libera deve arrivare a tutti i costi e che il partito deve restare unito. Il dubbio, al momento, non è se arriverà il sì, anche se milioni di americani hanno fatto arrivare ai loro rappresentanti il malcontento, ma quando. Trump lo vuole prima del 4 luglio, per poter celebrare il risultato nel giorno dell’indipendenza, festa nazionale americana. I repubblicani vogliono accontentarlo. Lo speaker Johnson ne ha fatto una questione personale: vuole far felice il presidente, anche se, fanno notare i media americani, il testo prevede tagli drammatici all’assistenza sanitaria in tutto il Paese, con oltre tredici milioni di persone destinate a restare senza copertura medica, mentre l’uno per cento degli americani, i miliardari, e le corporation, avranno garantito un maxi taglio delle tasse. L’effetto della riduzione della spesa federale per le fasce deboli riguarderà anche la Louisiana, lo stato da cui proviene Johnson. La corsa dei repubblicani contro il tempo per consegnare a Donald Trump entro venerdì l’approvazione del “Big Beautiful Bill Act” è cominciata nelle prime ore di oggi. Il testo ha superato nella notte lo scoglio procedurale, superando l’esame della commissione Regolamenti della Camera. La riunione è durata dodici ore. I deputati si erano riuniti nel pomeriggio di ieri e sono usciti all’una della scorsa notte. Questo passaggio era necessario per inviare il testo alla discussione dell’aula e accelerare le procedure. Alla fine i repubblicani l’hanno spuntata per un solo voto: sette quelli favorevoli, sei quelli contrari. I deputati Chip Roy, del Texas, e Ralph Norman, South Carolina, si sono uniti ai democratici, esprimendo la loro opposizione alla legge di bilancio, in particolare a causa dell’aumento del deficit, quantificato in 3.800 miliardi di dollari in dieci anni. Questa frizione non significa che il budget voluto da Donald Trump possa per forza incontrare ostacoli insormontabili.
Lo speaker della Camera, Mike Johnson, resta ottimista e afferma che tra oggi e domani il testo verrà approvato in via definitiva, per poi andare sul tavolo del presidente per la firma. “Speriamo di votare tra mercoledì e giovedì”, ha dichiarato a Fox News, mostrandosi poi più fiducioso con i giornalisti al seguito. I repubblicani che in questo momento si oppongono in realtà cercano di ottenere garanzie per le rispettive basi elettorali, come è avvenuto al Senato, dove Lisa Murkowski, dell’Alaska, alla fine ha votato a favore di una legge da lei contestata in cambio di aiuti per il suo Stato. Adesso la parola spetterà alla Camera, che dovrà approvare le regole procedurali finali per portare avanti il dibattimento nel modo più rapido. Se non ci saranno colpi di scena, la legge sarà pronta per la firma nei tempi richiesti da Trump. (AGI)
NWY/TIG