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 UNA STORIA SEMPLICE

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Al teatro Verga di Catania, dall’11 al 16 aprile, l’ultimo romanzo di Sciascia, regia di Giovanni Anfuso, protagonista Giuseppe Pambieri. Alla Sala Futura (7 e 11 aprile) “Europa. Racconto di un rapimento d’amore”, regia di Ezio Donato

 

Fonte: Ufficio Stampa Teatro Stabile di Catania*

 

 

Dall’11 al 16 aprile va in scena al Teatro Verga Una storia semplice, un breve romanzo a carattere poliziesco di Leonardo Sciascia, l’ultimo suo romanzo arrivato in libreria proprio il giorno della morte, il 20 novembre del 1989. Ma è un titolo ricordato anche per un film, l’ultimo film italiano girato da Gian Maria Volonté. L’adattamento e la regia dello spettacolo che si vedrà a Sala Verga sono di Giovanni Anfuso, protagonista un attore molto amato dal pubblico, Giuseppe Pambieri, insieme a Paolo Giovannucci e Stefano Messina

“Al contrario di quanto dichiarato nel titolo, la storia è tutt’altro che semplice – scrive nelle note di regia Giovanni Anfuso – Siamo di fronte ad un giallo che ha come sfondo mafia e droga. Una storia in cui tutto appare al contrario di ciò che realmente è. Un suicidio che potrebbe essere un omicidio, una masseria che potrebbe essere abbandonata, un prete che sembra un vero uomo di chiesa…Realtà e apparenza: apparenza e realtà. Sciascia rinuncia a narrare la mafia come ha fatto per tutta la sua vita, e la racconta, questa volta, come fosse una resa, ed invece è un’ulteriore presa di coscienza di una realtà su cui non si possono mai chiudere gli occhi, per quanto le storie siano semplici”.

Tutto comincia con una telefonata alla questura, di un uomo che dichiara di aver trovato qualcosa… E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, diventa un rebus – scrive ancora il regista – Davanti alla proliferazione dei fatti, l’unico personaggio che è davvero alla ricerca della verità, un brigadiere, è chiamato a risolvere un puzzle in cui i singoli pezzi non riescono ad incastrarsi. In una tensione da vero thriller la ricerca della verità rappresenta, come sempre in Sciascia, l’estremo azzardo concesso a chi vuole scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia”.

 

UNA STORIA SEMPLICE

di Leonardo Sciascia. Adattamento e regia Giovanni Anfuso, scene Alessandro Chiti, costumi Isabella Rizza, musiche Paolo Daniele, luci Pietro Sperduti. Personaggi e interpreti: Narratore/Franzò Giuseppe Pambieri, Brigadiere Paolo Giovannucci, Commissario Stefano Messina, Questore Davide Sbrogiò, La moglie Liliana Randi, Magistrato Carlo Lizzani Colonnello Geppi Di Stasio, L’uomo della Volvo Marcello Montalto, Il figlio Luigi Nicotra

Padre Cricco Giovanni Carpani. Produzione Teatro Stabile di Catania, Cooperativa Attori&Tecnici Rona

 

CALENDARIO RAPPRESENTAZIONI

Martedì 11 aprile ore 20,45

Mercoledì 12 aprile ore 17,15

Giovedì 13 aprile ore 20,45

Venerdì 14 aprile ore 17,15

Sabato 15 aprile ore 20,45

Domenica 16 aprile ore 17,30

 

 

 

COME E’ NATA L’EUROPA

 

Il racconto di un rapimento d’amore, spettacolo di immagini, musica, azioni e parole ideato per conoscere meglio il nostro continente.

 

A curarne il soggetto, l’adattamento teatrale e la regia, Ezio Donato. Uno spettacolo che fa rivivere sulla scena il mito fondativo di Europa, la fanciulla che dalla spiaggia di Tiro, l’attuale Libano, fu rapita da Zeus, trasformatosi in toro per amore. La fanciulla, non sospettando che il bianco torello su cui è salita in groppa sia il più importante Dio dell’Occidente, si lascia trasportare dal Medioriente, sua patria d’origine, attraverso il nostro mare Jonio, fino a Creta, luogo simbolo della nascita della cultura greca e del pensiero occidentale.

Secondo la mitologia, la sorella maggiore di Europa si chiamava Asia; si diceva che fosse rimasta talmente addolorata dalla scomparsa di Europa da allontanarsi per sempre dal Libano. “Col racconto di questo rapimento, i greci ci hanno tramandato la fondazione del nostro continente – scrive Ezio Donato nelle note di regia – e la nascita di tutti i conflitti che da quel momento in poi caratterizzeranno la separazione dell’Europa dall’Asia, due regioni del mondo portatrici ancora oggi di religioni e culture antagoniste”. Lo spettacolo è un viaggio dalla mitologia ai giorni nostri, alla scoperta di Europa attraverso gli scrittori antichi, moderni e contemporanei.   Il racconto di Europa è narrato anche attraverso un sistema avanzato di proiezioni, una selezione delle opere artistiche figurative che dalla preistoria ad oggi hanno avuto come contenuto il mito della fanciulla Europa e del suo inconsapevole innamoramento del toro.

Che cos’è l’Europa? Esiste veramente una identità europea? Quali ne sarebbero le specificità culturali, sociali e politiche? Quali i confini? “Spesso il destino è nelle origini: bisogna conoscerle – scrive ancora Donato –  In un momento in cui ciascuno di noi è costretto quotidianamente a fare i conti con le durissime conseguenze pratiche del modo approssimativo con cui simili questioni sono state affrontate dalle passate generazioni fino alle nostre, il racconto scenico Europa propone, ai giovani come ai grandi, un’avvincente inchiesta intorno all’origine della nozione di identità europea. Non un semplice spettacolo, ma un articolato progetto, con musiche, azioni e immagini, attraverso il quale lo spettatore sarà chiamato in scena, idealmente e letteralmente, per raccontare i nostri sogni di europeisti. Un bilancio antropologico, insomma, della nostra presunta coscienza “continentale”, creato utilizzando quello strumento vivido e prezioso, la comunicazione teatrale in presenza, sempre più affascinante nel nostro presente virtuale in bilico tra realtà ed immagine”.

 

 

 

*Raffaella Tramontano Responsabile Ufficio Stampa del Teatro Stabile di Catania

email raffaella.tramontano@gmail.com mob +39 392 8860966