Il governo e le parti sociali del settore del Turismo insieme per la formazione e l’inserimento socio-lavorativo di rifugiati e altri migranti vulnerabili. E’ quanto prevede un protocollo d’intesa triennale firmato oggi, alla vigilia della Giornata mondiale delle rifugiato, dalla ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dalla ministra del Turismo, Daniela Santanché e dal presidente dell’Ente bilaterale nazionale del turismo (Ebnt), Alessandro Massimo Nucara.
L’obiettivo, si legge nella nota del Ministero del Lavoro, è accompagnare all’autonomia le persone presenti nel sistema di accoglienza, rispondendo contemporaneamente al fabbisogno di manodopera espresso dalle imprese.
Coordinandosi sia a livello nazionale sia sui territori, i ministeri coinvolti ed Ebnt (che riunisce Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil) individueranno i beneficiari dell’intesa tra i titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa.
La rete territoriale dell’Ebnt offrirà percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro e promuoverà esperienze nelle aziende associate per quanti li completano, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo.
Si ripropone così un modello già sperimentato con successo nel settore delle costruzioni, grazie a un protocollo analogo. Questa collaborazione tra governo e parti sociali è coerente con i principali documenti di indirizzo internazionali, comunitari e nazionali, oltre che con il Testo unico dell’immigrazione, che prevede il coinvolgimento attivo delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro nelle politiche migratorie e di integrazione. (AGI)
RED/NIV