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Turismo. Intervista a Ivana Pollicina di Confedercontribuenti

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“In Italia è tornato il turismo straniero, ma la crisi del settore turistico non si ferma – dice la presidente dell’Associacione Aitel (Turismo Itinerante) – malgrado una crescita dell’11,8 per cento rispetto all’anno scorso, purtroppo la pandemia ha lasciato cicatrici insanabili e la guerra non aiuta. La politica dei bonus è stata fallimentare. Il bonus vacanza un flop”

di Ettore Minniti

Con oltre 18 anni di esperienza nel settore del benessere e 10 anni come SPA MANAGER, Ivana Pollicina ha sviluppato una conoscenza nello svolgimento di gestione di centri benessere, dalla creazione di menù trattamenti, prezzi, promozioni e analisi dei costi. Sebbene giovanissima, ha dimostrato nel suo settore grandi capacità gestionali di tutto il personale SPA, dalla formazione, valutazione, sviluppo e disciplina. È componente della Sezione Turismo Nazionale della Confedercontribuenti, assessore presso il comune di Piedimonte Etneo e presidente dell’Associazione Aitel (Turismo Itinerante). Con questa intervista vorremmo capire quale è il termometro sul turismo nel nostro Paese.

Signora Pollicina, come la devo chiamare: assessore, manager, presidente, sindacalista?

Mi chiami Ivana, semplicemente Ivana”.

Ivana, come fa da donna a conciliare tutte queste attività di moglie, madre, impegno civico, sindacale e politico?

Non lo so. Faccio tutto con naturalezza, mi viene tutto spontaneo. Ho un grande desiderio che è quello di lasciare alle future generazioni un Paese migliore, più a misura d’uomo (e da turista). Lo ritengo un dovere civico”.

A proposito di Turismo come stiamo messi?

“Benino, ma non bene. In Italia è tornato il turismo straniero. Secondo un’indagine di Demoskopea, i pernottamenti prenotati arrivano quasi a 343 milioni. Si tratta di una crescita dell’11,8 per cento rispetto all’anno scorso, purtroppo la pandemia ha lasciato cicatrici insanabili e la guerra non aiuta. La politica dei bonus è stata fallimentare. Il bonus vacanza un flop”.

E il caro prezzi? Alcuni operatori ci lucrano?

È vero. Alcuni operatori speculano con gli aumenti. Come Confedercontribuenti abbiamo sollecitato i nostri associati, nonostante lo tsunami che ha colpito le PMI del settore per la grave crisi in corso, ad aver rispetto dei contribuenti che sono fonte di vita per loro, con progetti per la fidelizzazione del cliente”.

Lei vive ai piedi dell’Etna, meraviglia delle meraviglie, dove puoi sciare guardando il mare. Quale sono le peculiarità di questo territorio?

La differenziazione dell’offerta turistica: dal turismo enogastronomico, esperienziale, religioso, itinerante, la montagna, il mare, i piccoli borghi. Strutture ricettive e ristorazione di buon livello. C’è l’imbarazzo della scelta per grandi e piccini. Approfitto dell’occasione per invitarvi a Piedimonte Etneo alla XXIV edizione Festa della Vendemmia dal 16 al 18 settembre 2022. Tre giorni di festeggiamenti caratterizzati dalla degustazione di prodotti enogastronomici, da incontri culturali, esposizioni di prodotti tipici artigianali e spettacoli in costume relativi alle tradizionali fasi di vendemmia dal corteo dei vendemmiatori alla pigiatura dell’uva con i tradizionali sistemi. Un modo simpatico per conoscere la Sicilia che non ti aspetti

Ritornando alle imprese del settore turistico, sono ancora in sofferenza?

Assolutamente sì! La crisi del settore turistico non si ferma. Hanno chiuso nel 2021 circa 4mila imprese, ne hanno aperto circa 2000, il disavanzo è notevole. La mancanza di personale, la crisi energetica, l’aumento dei prezzi e delle bollette non aiuta il comparto. Poi ci si è messo in mezzo questa crisi politica incomprensibile. Siamo messi male e lavoratori e titolari di PMI soffrono maledettamente. Occorrerebbero da parte del Governo interventi shock”.

C’è qualcosa che la gratifica nel suo impegno civico, politico e sindacale?
Quando la gente, gli amici, i conoscenti incontrandoti ti dicono grazie per quello che fai e poi non c’è cosa più bella di vedere il sorriso di un mio ospite nelle strutture che dirigo”.

Rassicura vedere una giovane donna così impegnata essere propositiva, gioiosa, con idee chiare e innovativa, ami rassegnata.

È questa l’Italia che ci piace.