“L’Unione Europea oggi ha una dimensione oggettivamente diversa da quella costruita dai suoi Padri e la vera questione grande questione, oggi, non sono tanto i dazi ma il fatto che l’Unione Europea non c’è”. Lo ha affermato il presidente della commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera, Giulio Tremonti, intervenendo a un convegno di Aspenia a Montecitorio. Commentando il discorso d’insediamento di Donald Trump, “l’Europa – ha proseguito – è fondamentalmente il continente più bloccato del mondo, e questo ci pone problemi di competizione e di sopravvivenza”. In diversi passaggi del suo intervento, l’ex ministro ha anche evidenziato che il futuro rapporto tra Unione Europea e gli Usa a guida Trump, “non può essere limitato al problema dei dazi”. In particolare, ha notato come l’Ue sia con le mani bloccate da una marea di regole e leggi. “Se oggi Guglielmo Marconi operasse in Europa finirebbe in galera per violazione di qualche regola”, ha osservato ancora portando la sua analisi sui binari della storia: “Tempi drammatici rischiano di essere risolti da uomini forti” ha osservato ancora Tremonti riproponendo quella che lui vede come una ciclicità storica in base alla quale “tempi difficili portano uomini forti, uomini forti creano tempi facili, tempi facili portano uomini deboli che, a loro volta, portano l’arrivo di tempi drammatici”.
Oggi, ha tagliato corto Tremonti, “siamo in tempi drammatici con uomini deboli”. (AGI)