In seguito alla scossa di terremoto di questa mattina, con epicentro localizzato nel comune di Marradi, a 3 chilometri in direzione sud ovest del paese, in provincia di Firenze, ma di fatto nel territorio romagnolo nella valle del Lamone, sono stati riscontrati danni agli immobili pubblici. Il Comune di Tredozio è il più colpito nel territorio della provincia di Forlì-Cesena e si rilevano danni agli edifici della scuola, del palazzo comunale e di parte della struttura residenziale per anziani. Ulteriori danni si sono registrati anche nei comuni di Rocca San Casciano, Castrocaro, Portico di Romagna e San Benedetto, Dovadola e Modigliana. A fare il punto dei danni della scossa avvertita stamattina è il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca. A Tredozio sono in corso verifiche circa le condizioni di agibilità di oltre 140 edifici e – con lo scopo di garantire la ripartenza delle attività scolastiche e una piena funzionalità del Comune – si lavora all’installazione di strutture e moduli abitativi in cui potranno essere collocate queste attività. “Temiamo che il bilancio delle famiglie sfollate – anticipa – possa essere di alcune centinaia di nuclei. I colleghi sindaci stanno ora provvedendo ad assicurare una prima ospitalità e un’idonea sistemazione alle decine di famiglie rimaste fuori dalle proprie abitazioni”. Nel frattempo, i tecnici della Regione Emilia-Romagna, insieme ai Vigili del Fuoco, stanno effettuando tutti i sopralluoghi opportuni per verificare le condizioni di sicurezza degli edifici pubblici e privati e questo pomeriggio una squadra di volontari della Protezione civile di Cesena è partita per Tredozio, dove la Regione sta montando strutture temporanee che ospiteranno le persone sfollate dalle proprie abitazioni. “La Provincia è vicina ai Comuni maggiormente colpiti e faremo tutto il possibile – assicura il primo cittadino di Cesena – perché a nessuno manchi il nostro supporto”. (AGI)
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