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Tecnologia: Huawei supera Apple e Samsung, ma non è tutto oro quel che luccica

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Di Vittorio Sangiorgi (Direttore del Quotidiano dei Contribuenti)


Non si ferma la corsa di Huawei nel mondo della tecnologia ed, in particolare, nel mercato dei cellulari di ultima generazione, i cosiddetti smartphone. La ditta cinese, infatti, ha recentemente superato, nel computo delle vendite, la sudcoreana Samsung e la statunitense Apple. Lo riferisce l’ultimo rapporto Canalys, che ha evidenziato i dati relativi al secondo trimestre del 2020. É la prima volta che, l’azienda con sede a Shenzen, ottiene questo risultato.

Sono stati 55,8 milioni i dispositivi venduti da Huawei da marzo a giugno, la maggior parte dei quali (70%) sono stati distribuiti nel mercato della Cina continentale. Un dato che testimonia il sostanziale predominio di Huawei in patria ma che va di pari passo con uno di segno totalmente opposto. In Europa infatti, nel medesimo periodo, l’azienda ha registrato un -6% nelle quote di mercato. Si tratta, sostanzialmente, del primo rilievo negativo da molto tempo a questa parte. Segno inequivocabile della crescente diffidenza nei confronti di Huawei, determinata soprattutto dalle tensioni istituzionali, con gli USA ed altri stati occidentali, sul 5G e sul delicato tema riguardante il rispetto della privacy. Basti pensare, ad esempio, alla recente “cacciata” dal Regno Unito, o alla decisione di Tim, che ha escluso Huawei dalla lista dei potenziali fornitori della moderna tecnologia per la connessione internet. Se da una parte, dunque, l’impresa di Shenzen sorride, dall’altra guarda con crescente preoccupazione ad una possibile crisi nel Vecchio Continente, regione chiave per le sue strategie commerciali, come spiega chiaramente Mo Jia, analista di Canalys: “Sarà difficile per Huawei mantenere la propria leadership a lungo termine. La forza nella sola Cina non sarà sufficiente per sostenere Huawei ai vertici a lungo”.

Una situazione, quella che abbiamo visto, che fa da cartina di tornasole ad una complessa vicenda geopolitica che, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, potrebbe determinare gli equilibri economici e sociali di tutto il globo.

 


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