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Storia di Miep Gies, la ragazza che nascose Anna Frank

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Seguire “quello che è stato il suo mantra per tutta la vita, ‘non devi essere speciale per aiutare gli altri. Ho agito come essere umano, aiutando chi ne aveva bisogno’.

ANSA

E’ stato il punto di partenza, spiega all’ANSA l’attrice britannica Bel Powley, nell’interpretare Miep Gies (morta centenaria nel 2010), la giovane segretaria austriaca che insieme al marito Jan (Joe Cole), impegnato nella Resistenza, aiutò dal 1942 al 1944, durante l’occupazione nazista ad Amsterdam, Anna Frank e la sua famiglia, insieme a un’altra famiglia ebrea amica dei Frank, i van Pels e al dentista Fritz Pfeffer, a nascondersi in un rifugio ricavato nell’ufficio di Otto Frank. Una speranza di salvezza, finita nell’agosto 1944, quando la denuncia di un delatore portò la Gestapo a scoprire il nascondiglio, e ad arrestare e deportare tutti gli occupanti.
Un’incredibile storia vera, quella di Miep Gies (alla quale si deve anche aver salvato il diario di Anna) che viene raccontata dalla miniserie in otto puntate di National Geographic, A small light, che debutterà il 2 maggio su Disney+. La serie creata da Joan Rater e Tony Phelan, che ha nell’ottimo cast anche Liev Schreiber e Amira Casar, rispettivamente nei panni di Otto e Edith Frank, Billie Boullet nel ruolo Anne Frank e Ashley Brooke nella parte della sorella maggiore Margot Frank, esplora con sensibilità e pathos nella personalità dei protagonisti. Miep è raccontata nel suo essere una ragazza indipendente e anticonformista, piena di voglia di vivere, che non esita quando Otto Frank, il suo capufficio all’Opekta, che vendeva pectina per marmellate, le chiede aiuto per nascondere la sua famiglia. Un impegno (nel quale furono coinvolti anche gli altri colleghi d’ufficio) che la porta più volte a rischiare la vita.
“Da adolescente naturalmente avevo letto il Diario di Anna Frank ed essendo ebrea ho sempre sentito un forte coinvolgimento con quel capitolo di storia – spiega Bel Powley, classe 1992, già interprete di film come Una notte con la regina e Equals -.
Tuttavia non sapevo nulla in dettaglio di Miep Gies. Una fondamentale e preziosa parte del mio lavoro, è stata quella della preparazione”. Per rendere un personaggio straordinario come Miep “mi ha aiutato il fatto che non si sia mai considerata un’eroina. Era totalmente altruista, non pensava mai a se’ e non voleva essere messa su un piedistallo. Questo mi ha permesso di immergermi totalmente nella sua personalità, di sentirla molto vicina”. Quando “ho iniziato la mia carriera, non si realizzavano serie come questa, mentre nel post metoo sono emerse straordinarie possibilità, si sono moltiplicate le storie con donne protagoniste anche nel ruolo dell’eroe, scritte in modo così profondo e vero”. Per Bel Powley una ricchezza di A small Light è che oltre al racconto del contesto storico e del dramma dell’Olocausto, sia anche “un romanzo di formazione, una storia sul matrimonio, sull’essere genitori, tutti elementi con cui possiamo profondamente relazionarci. E’ un modo per coinvolgere le persone e fare sentire loro quanto anche oggi questa storia ci riguardi. A volte temo che molti vedano oggi il diario di Anna Frank solo come un libro Spero che questa serie faccia comprendere più profondamente ciò che è realmente accaduto e possa far riflettere anche su quello che il mondo sta attraversando oggi”.
Amira Casar, interprete della madre di Anna Frank, Edith, è rimasta affascinata dal ruolo: “Era una donna molto moderna che voleva assolutamente dare alle proprie figlie gli strumenti per pensare autonomamente e aspirare anche a professioni importanti” spiega l’attrice.
Una serie come A Small Light, per Amira Casar risuona in modo particolare oggi “perché racconta un’eroina di tutti giorni, una delle persone che hanno rischiato tutto per opporsi ai nazisti”. La cosa inquietante “è che non abbiamo imparato la lezione del passato, visto che non abbiamo mai avuto tanti fascisti come oggi, e in Italia lo sapete bene. Per questo più che mai è importante conoscere questi fatti”.

IN COPERTINA FOTO ANSA.