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Sostenibilità: ricerca agricola ha salvato un migliaio specie

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La ricerca nel campo dell’agricoltura non ha portato benefici solo alle rese delle colture, ma ha anche permesso di difendere meglio la biodiversità del pianeta, salvando più di un migliaio di specie animali e vegetali. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Purdue University e pubblicato su Pnas. “A livello globale – hanno dichiarato gli autori – stiamo assistendo a una riduzione nell’uso dei terreni grazie ai miglioramenti tecnologici, il che porta a una riduzione nella minaccia a specie animali e vegetali”. La ricerca ha scoperto che a livello globale, la riduzione dell’uso del suolo derivante dall’utilizzo di varietà di colture migliorate dalla ricerca ha salvato 1.043 specie animali e vegetali. Le specie vegetali salvate sono 818, insieme a 225 specie di anfibi, uccelli, mammiferi e rettili. L’agricoltura copre circa il 37 per cento della superficie terrestre mondiale e genera un quarto delle emissioni di gas serra prodotte dagli esseri umani. Lo studio ha scoperto che le varietà di colture migliorate hanno ridotto la quantità di superficie coltivabile dal 1961 al 2015. Le terre coltivabili globali sono diminuite di oltre 39 milioni di acri, mentre la produzione agricola è aumentata di 226 milioni di tonnellate metriche. I prezzi delle colture, nel frattempo, sono diminuiti di quasi il 2 per cento a seguito delle varietà di colture migliorate. Lo studio ha anche quantificato l’impatto delle nuove varietà di colture sviluppate dal Consultative Group on International Agricultural Research (Cgiar), una rete globale di innovazione composta da 15 centri di ricerca che ha festeggiato il suo 50esimo anniversario nel 2021. “A livello globale- spiegano gli autori – le tecnologie Cgiar hanno contribuito per circa il 47 per cento ai guadagni di produzione totali derivanti dall’adozione di varietà di colture migliorate nei paesi in via di sviluppo” dal 1961 al 2015. Queste tecnologie Cgiar hanno anche ridotto significativamente l’uso di terreni coltivabili, le emissioni di gas serra e la perdita di biodiversità. (AGI)