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Sostenibilità: inquinamento acustico stravolge fauna Antartico

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L’inquinamento acustico generato dall’attività umana sta avendo effetti disastrosi per il benessere della fauna locale in alcune aree dell’Antartide. Questo secondo quanto emerge da uno studio dell’Università della Repubblica dell’Uruguay ( Udelar ) e dell’Università Pompeu Fabra ( UPF ), pubblicato su Ecological Informatics. Lo studio si concentra specificamente sull’esame della possibilità che il rumore causato da un generatore di corrente, situato a 2 km dall’isola di Ardley, possa essere udito nell’area protetta, abitata da numerose specie animali. L’isola è un importante sito di riproduzione per gli uccelli marini (pinguini, procellarie, sterne etc.). È inoltre visitata da mammiferi marini (diverse specie di foche, leoni marini antartici, elefanti marini…), che vi si recano per nutrirsi o per la muta. I risultati della ricerca hanno confermato che il suono prodotto dal generatore è chiaramente percepibile dall’isola. I ricercatori spiegano che i segnali acustici sono fondamentali per la comunicazione e l’interazione sociale di diverse specie e che ricerche precedenti avevano già dimostrato che il rumore prodotto dall’uomo rappresenta un importante fattore di stress ambientale per gli animali. Tuttavia, finora la maggior parte degli studi sull’argomento si era concentrata sugli ecosistemi marini, mentre questo si concentra sugli effetti dell’inquinamento acustico sulle specie terrestri. A tal fine, i ricercatori hanno registrato i suoni di alcune aree dell’isola di Ardley durante le estati del 2022 e del 2023. Per questo specifico studio, sono stati utilizzati due dei dispositivi di registrazione dell’ampia rete di sensori a disposizione del team di ricerca. Uno si trova sulla penisola di Fildes, a 300 metri dal generatore che ha causato il rumore; e l’altro sull’isola di Ardley, 2 km a sud-est della suddetta sorgente sonora. Ogni dispositivo è stato programmato per registrare cinque minuti di audio all’ora. È stato così possibile determinare le caratteristiche acustiche specifiche del generatore di corrente e le differenze rispetto ad altre sorgenti di rumore come veicoli terrestri, navi e aerei. È stata inoltre analizzata la relazione tra il suono registrato e la velocità e la direzione del vento in ogni momento. La ricerca ha portato alla conclusione che il paesaggio sonoro di Ardley Island è alterato dalla presenza del generatore di corrente, una fonte di rumore nelle vicinanze, che può avere effetti sulla fauna di quest’area protetta. A questo proposito, Martín Rocamora (UPF) spiega: “Gli animali in genere rispondono all’esposizione al rumore alterando il loro comportamento abituale, inclusi cambiamenti nel tipo e nella frequenza delle vocalizzazioni e nell’efficienza nella ricerca del cibo e nella risposta ai predatori. Possono anche sviluppare perdita dell’udito o livelli elevati dell’ormone dello stress”. (AGI)
SCI/PGI