“Sappiamo bene che nel centro Italia c’è stata un’obiettiva accelerazione nella ricostruzione, ma siamo ancora lontani dal criterio omogeneo, non ci possono essere regioni di Serie A e Serie B”. Così il ministro per la protezione civile, Nello Musumeci, oggi in Umbria, prima a Foligno e poi ad Assisi. Serve “definire alcuni criteri e qui sta lavorando bene il commissario Castelli”, ha sottolineato il ministro proseguendo: “Ma siamo ancora alla tesi del ricostruire com’era e dov’era? Che ce ne facciamo di una chiesa ricostruita se poi nessuno ci va a pregare? Che ce ne facciamo di edifici per civile abitazione se rimangono vuoti e se la popolazione colpita ha deciso di andare a vivere altrove? Tutti questi punti non definiti sono compresi nel codice unico della ricostruzione”. “In Umbria continuiamo a seguire perché i soldi vengano spesi bene e utilmente, ma anche qui bisogna parlare di prevenzione. Lo dicevo alla presidente Proietti al telefono alcuni giorni fa. Non mancano le risorse, serve definire alcuni progetti prioritari invece di polverizzare le risorse e puntare su tre quattro progetti serie di prevenzione piuttosto che su 500 per far contenti 500 sindaci, questo vale per tutta Italia ovviamente” ha concluso Musumeci. (AGI)