“Quei quesiti non hanno nessun impatto reale neanche sulla stabilizzazione del lavoro. La Corte Costituzionale ha già definito che un pezzo del Jobs act andava di fatto riformato ed è riformato nei fatti giurisprudenzialmente, quindi sono quesiti ideologici che non migliorano le condizioni dei lavoratori italiani che oggi hanno al centro la questione salariale. Viceversa, noi siamo per un rigido controllo delle frontiere, ma chi sta in Italia legalmente deve ottenere la cittadinanza e integrarsi”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a ‘Il cavallo e la torre’, su Rai 3, spiegando la sua decisione di votare ‘no’ ai quesiti sul lavoro e ‘sì’ a quello sulla cittadinanza in occasione dei referendum dell’8 e 9 giugno. (AGI)
CNT